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PRODOTTI

Cipolle sott' olio

Ingredienti: Cipolla Olio di semi di girasole Sale marino

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Cipolle sott' olio (Copia)

Ingredienti: Cipolla Olio di semi di girasole Sale marino

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Cipolla Ramata di Montoro M.C.G. a fette in Agrodolce con Stevia

Ingredienti: Cipolle Ramate di Montoro 60% Sciroppo di Glucosio Fruttosio Sale marino Aceto di vino bianco Eritritolo Glicosidi Steviolici Acidificante: Acido citrico Pectina

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Sliced Sweet and Sour Montoro Onion C.G.M. with Stevia

Ingredients: Montoro Onion (Cipolla Ramata di Montoro) 60% Glucos Syrup, Fructose Sea salt White vinegar Erythritol Steviol Glycosides Acidifier: citric acid Pectin

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Cipolla Ramata di Montoro M.C.G. a fette in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Cipolle Ramate di Montoro 60% Olio di semi di girasole Capperi di Salina Sale marino Pinoli Olive verdi a fette Origano, peperoncino Acidificante: Acido citrico.

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Sliced Montoro Onion C.G.M. in Sunflower Oil

Ingredients: Montoro Onion (Cipolla Ramata di Montoro) 60% Sunflower oil Salina capers Sea salt Pine nuts Sliced green olives Oregano, chili pepper Acidifier: citric acid.

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Cipolla Ramata di Montoro M.C.G. a fette in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Cipolle Ramate di Montoro 60% Olio di semi di girasole Sale marino Acidificante: Acido citrico.

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Sliced Montoro Onion C.G.M. in Sunflower Oil

Ingredients: Montoro Onion (Cipolla Ramata di Montoro) 60% Sunflower oil Sea salt Acidifier: citric acid.

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Passata e Pomodorino Intero non Pelato di "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP"

Ingredienti: "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 100%

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Sieved Tomato Puree of "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio P.D.O."

Ingredients: Vesuvius Piennolo Cherry Tomato 100%

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Confettura Extra di Ciliegie del Monte Somma

Ingredienti:
Ciliegie 80% Zucchero di canna Succo di limone

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Mount Somma Cherries Extra Jam

Ingredients:
Cherries 80% brown sugar Lemon juice

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Marmellata di Limoni con Zenzero e Stevia

Ingredienti:
Limoni 60% Sciroppo di glucosio-fruttosio Eritritolo Glicosidi Steviolici Zenzero in polvere Pectina

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Lemon Marmalade with Ginger and Stevia

Ingredients:
Lemon 60% Glucos-fructos syrup Erythritol Steviol glycosides Ginger powder Pectin

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Marmellata di Limoni

Ingredienti:
Limoni 60% Zucchero di canna

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Lemon Marmalade

Ingredients:
Lemons 60% Brown sugar

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Marmellata di Arance

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Orange Marmalade

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Marmellata di Mandarini

Ingredienti:
Mandarini 80% Zucchero di canna Succo di limone

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Tangerine Marmalade

Ingredients:
Tangerins 80% Brown sugar Lemon juice

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Fichi Sciroppati con Peperoncino Piccante e Stevia

Ingredienti:
Fichi Bianchi 68% Zucchero di canna Eritritolo Glicosidi Steviolici Succo di limone Bucce di limone Cannella Peperoncino piccante

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Fig in Sugar Syrup with Chili Pepper and Stevia

Ingredients:
White figs 68% Brown sugar Erythritol Steviol glycosides Lemon juice Lemon peel Cinnamon Chili pepper

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Confettura Extra di Albicocche del Monte Somma con Stevia

Ingredienti:
Albicocche 90% Sciroppo di glucosio-fruttosio Eritritolo Glicosidi Steviolici Succo di limone Pectina

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Mount Somma Apricot Extra-Jam with Stevia

Ingredients:
Apricots 90% Glucose-fructose syrup Erythritol Steviol glycosides Lemon juice Pectin

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Passata di "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P."

Ingredienti: "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 100%

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Vesuvius Piennolo Cherry Tomato P.D.O. Sauce

Ingredients: Vesuvius Piennolo Cherry Tomato 100%

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Pacchetelle di ‘’Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.”

Ingredienti: "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 100%

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Slices of "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio P.D.O."

Ingredients: Vesuvius Piennolo Cherry Tomato, P.D.O., 100%

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Pomodorino Intero non Pelato di "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P."

Ingredienti: "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 60% Acqua Sale Acidificante: Acido citrico

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Whole Unpeeled Tomato with "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio P.D.O."

Ingredienti: Vesuvius Piennolo Cherry Tomato, P.D.O. 60% Water Salt Acidifier: citric acid.

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Peperone Papaccella Napoletana all’Aceto di Vino Bianco

Ingredienti: Peperoni Papaccella 60% Aceto di vino Acqua Sale marino Acidificante: Acido citrico - Antiossidante: Acido ascorbico.

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Neapolitan Curly Pepper in Soft Brine with Wine Vinegar

Ingredients: Neapolitan Curly Pepper 60% Wine vinegar Water Sea salt Acidifier: citric acid – Antioxidant ascorbic acid.

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Funghi Chiodini (Armillaria Mellea) in Acqua e Sale

Ingredienti: Funghi (var. Armillaria Mellea) 55% Acqua Sale marino Acidificante: acido citrico.

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Honey Mushrooms (Armillaria Mellea) in Water and Salt

Ingredients: Mushrooms (var. Armillaria Mellea) 55% Water Sea Salt Acidifying: citric acid

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Pomodorino Giallo Campano Intero in Passata

Ingredienti: Pomodorino Giallo 100%

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Golden Tomato Puree and Whole Golden Campanian Tomatoes

Ingredients: Yellow Cherry Tomato 100%

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Friariélli saltati in padella con Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Broccoli Napoletani ( Friarièlli) 84% Olio extravergine di oliva Sale marino Aglio, peperoncino, acidificanti: acido citrico, acido lattico.

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Sautéed Friariélli with Extra-Virgin Olive Oil

Ingredients: Neapolitan Broccoli (Friarièlli) 84% Extra-virgin olive oil Sea salt Garlic, chili pepper, acidifiers: citric acid, lactic acid

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Pomodorino Giallo Campano Intero al naturale

Ingredienti: Pomodorino Giallo 60% Acqua Sale marino Acidificanti: Acido citrico

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Whole Brined Golden Campanian Tomatoes

Ingredients: Yellow Cherry Tomato 60% Water Sea salt Acidifiers: citric acids.

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Pomodorino Giallo Campano a Pacchetelle

Ingredienti: Pomodorino Giallo 100%

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Slices of Golden Campanian Tomatoes

Ingredients: Yellow Cherry Tomato 100%

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Scarole Saltate in Padella con Capperi ed Olive in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Scarole 80% Capperi di Salina Olive nere Casertane Olio extravergine di oliva Sale marino Aglio, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Escaroles Sautéed with Capers and Olives in Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Escaroles 80% Salina capers Caserta black olives Extra-virgin olive oil Sea salt Garlic, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Carciofini a spicchi con Capperi in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Carciofini 75% Capperi di Salina Olio extravergine di oliva Sale marino Aceto di vino bianco Maggiorana, peperoncino.

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Sliced Artichokes with Capers in Extra-virgin Olive Oil

Ingredienti: Artichokes 75% Salina capers Extra vergin olive oil Sea salt White vinegar Marjoram, chilli pepper.

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Pomodori Verdi a fette saltati in padella in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Pomodori oblunghi verdi 75% Capperi di Salina Olive nere Casertane Olio extravergine di oliva Sale marino Aglio, peperoncino, prezzemolo, acidificante: acido citrico.

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Sliced Green Tomatoes, Sautéed in Extra-Virgin Olive Oil

Ingredients: Oblong Green Tomatoes 75% Salina Capers Caserta Black Olives Extra-virgin Olive Oil Sea salt Garlic, chili pepper, persley, acidifier: citric acid.

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Involtini di Melanzane con Tonno, Pomodori Essiccati, Capperi in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Involtini di melanzane 72% Tonno (Zona FAO 37 / 51) Pomodori essiccati reidratati Capperi di Salina Olio extravergine di oliva Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo, acidificante: acido citrico.

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Eggplant Rolls with Tuna, Dried Tomatoes and Capers in Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Eggplant Rolls 72% Tuna (FAO Area 37 / 51) Dried Tomatoes Salina Capers Extra-virgin Olive Oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley, acidifier: citric acid.

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Papaccelline Piccanti ripiene con Tonno, Olive e Capperi in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Papaccellina 60% Tonno Zona FAO 37/51 Capperi di Salina Olive verdi Olio extravergine di oliva Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Stuffed Cherry Peppers with Tuna, Olives and Capers in Extra-virgin Olive oil

Ingredients: Cherry peppers 60% Tuna (FAO Area 37/51) Salina Capers Green olives Extra-virgin olive oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Melanzane a Fette in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Melanzane 64% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino.

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Sliced Eggplants in Sunflower Oil

Ingredients: Eggplants 64% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper

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Misto Funghi e Peperoni in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Funghi (var. Pleurotus Ostreatus) 35% Peperoni 25% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino.

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Mixed Mushrooms and Peppers in Sunflower Oil

Ingredients: Mushrooms (Pleurotus Ostreatus) 35% Peppers 25% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper

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Melanzane a Filetti in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Melanzane 64% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino.

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Eggplant fillets in Sunflower Oil

Ingredients: Eggplants 64% Sunflower Oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper.

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Funghi Chiodini saltati in padella con Pomodorino in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Funghi (var.Armillaria Mellea) 75% "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 20% Olio extravergine di oliva Sale marino Aglio, origano, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Sautéed Honey Mushrooms with Cherry Tomatoes in Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Honey Mushrooms (var.Armillaria Mellea) 75% Vesuvius Cherry Tomato "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 20% Extra-virgin Olive Oil Sea salt Garlic, oregano, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Peperoni Papaccella a Filetti saltati in padella con Capperi e Olive in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Peperone Papaccella Napoletana 80% Olio extravergine di oliva Sale marino Capperi di Salina Olive nere Casertane Pinoli Uva Sultanina - Origine: U.S.A./Cile Aglio, origano, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Papaccella Pepper Fillets Sautéed with Capers and Olives in Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Neapolitan Papaccella sweet pepper 80% Extra-virgin Olive Oil Sea salt Salina capers Casertan black olives Pine nuts Raisins – Origin: U.S.A./Cile Garlic, oregano, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Torzelle Napoletane saltate in padella con Pinoli, Uva Sultanina, Capperi ed Olive in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Torzella 75% Olio extravergine di oliva Sale marino Capperi di Salina Olive nere Casertane Pinoli Uva Sultanina - Origine: U.S.A./Cile Aglio, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Neapolitan Torzelle Sautéed with Pine Nuts, Sultana, Capers and Olives in Extra-virgin Olive Oil

Ingredienti: Torzella cabbage 75% Extra-virgin olive oil Sea salt Salina Capers Casertan black olives Pine nuts Raisins – Origin: U.S.A./Cile Garlic, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Torzelle Napoletane Saltate in Padella con ‘"Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Torzella 75% "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." 22% Olio extravergine di oliva Sale marino Aglio, origano, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Neapolitan Torzelle Sautéed with “Vesuvius Piennolo Cherry Tomato, P.D.O.”, in Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Torzella 75% Vesuvius Piennolo Cherry Tomato, 22% Extra-virgin olive oil Sea salt Garlic, oregano, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Melanzane a Fette in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Melanzane 63% Olio extravergine di oliva Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino.

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Sliced Eggplants in Extra-Virgin Olive Oil

Ingrediens: Eggplants 63% Extra-Virgin Olive Oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper.

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Zucchine a Rondelle saltate in padella con Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Zucchine 80% Olio extravergine di oliva Sale marino Aglio, menta, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Round-sliced Zucchini, Sautéed in Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Zucchini 80% Extra-virgin Olive Oil Sea Salt Garlic, mint, chili pepper, acidifier: citric acid

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Carciofini Interi in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Carciofini 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo.

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Artichokes in Sunflower Oil

Ingredients: Artichokes 60% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley.

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Friarielli in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Broccoli Napoletani (Friarièlli) 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Friarielli in Sunflower Oil

Ingredients: Neapolitan Broccoli (Friarièlli) 60% Sunflower oil Sea salt Garlic, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Funghi Chiodini conditi in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Funghi (var. Armillaria Mellea) 62% Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, origano, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Honey Mushrooms in Sunflower Oil

Ingredients: Mushrooms (var. Armillaria Mellea) 62% Sunflower Oil Sea salt Garlic, oregano, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Papaccelline Piccanti ripiene con Tonno, Olive e Capperi in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Papaccellina 60% Tonno Zona FAO 37/51 Capperi di Salina Olive verdi Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo, acidificante: acido citrico.

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Stuffed Cherry peppers with Tuna, Olives and Capers in Sunflower oil

Ingredienti: Cherry peppers 60% Tuna (FAO Area 37/51) Salina capers Green olives Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, persley, acidifier: citric acid

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Scarole Condite con Capperi e Olive in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Scarole 72% Capperi Olive verdi Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Escarole with Capers and Olives, in Sunflower Olive Oil

Ingredients: Escarole 72% Capers Green olives Sunflower oil Sea salt Garlic, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Zucchine a Rondelle Essiccate e Saltate in Padella con Olio di Semi di Girasole

Ingredienti: Zucchine 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, menta, peperoncino, acidificante: acido citrico.

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Dried Round-sliced Zucchini, Sautéed in Sunflower Oil

Ingredients: Zucchini 60% Sunflower oil Sea salt Garlic, mint, chili pepper, acidifier: citric acid.

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Funghi Champignons Trifolati in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Funghi Champignons (Agaricus Bisporus) 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, alloro, peperoncino, prezzemolo, acidificante: acido citrico.

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Champignon Mushrooms, Sautéed in Sunflower Oil

Ingredients: Champignon Mushrooms (Agaricus Bisporus) 60% Sunflower oil Sea salt Garlic, bay leaf, chili pepper, parsley, acidifier: citric acid

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Finocchi Grigliati in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Finocchi 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo.

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Grilled Fennels in Sunflower Oil

Ingredients: Fennels 60% Sunflower Oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley.

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Carciofini Interi in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Carciofini 70% Olio di oliva Sale marino Aceto di vino bianco

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Artichokes in Extra-virgin Olive Oil

Ingredienti: Small artichokes 70% Olive oil Sea salt White vinegar

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Carciofini Interi Grigliati in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Carciofini 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo.

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Grilled artichokes in Sunflower Oil

Ingredients: artichokes 60% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley.

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Carciofini a Spicchi in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Carciofini 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo

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Sliced Artichokes in Sunflower Oil

Ingredients: small arichokes 60% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley.

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Broccoli Napoletani Friarièlli al naturale

Ingredienti: Broccoli Napoletani (Friarièlli) 62% Acqua Sale marino Acidificante: acido citrico.

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Neapolitan Broccoli (Friarièlli) in Soft Brine

Ingredients: Neapolitan Broccoli (Friarièlli) 62% Water Sea salt Acidifier: citric acid.

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Pestato di Zucca con Tartufo

Ingredienti: Zucca 80% Tartufo nero 5% Olio di semi di girasole Sale marino Acidificanti: Acido citrico Aromi

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Pumpkin Pesto with Black Truffle

Ingredients: Pumpkin 80% Black truffle 5% Sunflower olive oil Sea salt Acidifying: citric acid Aromas

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Pestato di Zucca in Olio di Semi di Girasole

Ingredienti: Zucca 80% Olio di semi di girasole Sale marino Acidificanti: Acido citrico, acido ascorbico.

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Pumpkin Pesto in Sunflower Oil

Ingredients: Pumpkin 80% Sunflower oil Sea salt Acidifiers: citric and ascorbic acids.

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Pestato di Peperoni Dolci in Olio di Semi di Girasole

Ingredienti: Peperoni 80% Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, origano, peperoncino
Acidificanti: Acido citrico.

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Sweet Pepper Pesto in Sunflower Oil

Ingredients: Sweet peppers 80% Sunflower oil Sea salt Garlic, oregano, chili pepper Acidifiers: citric acid.

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Pestato di Carciofi con Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti: Carciofi 60% Olio di semi di girasole olio extravergine di oliva 6% Sale marino Aglio, peperoncino Acidificanti: Acido citrico, Antiossidante: acido ascorbico.

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Artichoke Pesto with Extra Virgin Olive Oil

Ingredients: Artichoke 60% Sunflower oil Extra-virgin olive oil 6% Sea salt Garlic, chili pepper Acidifier: citric acid, Antioxidant: ascorbic acid.

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Pestato di Noci con Olio Extravergine di Oliva in Olio di Semi di Girasole

Ingredienti: Noci 51% Olio di semi di girasole Olio Extra Vergine di Oliva 9% Sale marino

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Walnut Pesto In Extra-virgin Olive Oil

Ingredients: Walnut 51% Sunflower oil Extra-virgin olive oil 9% Sea salt

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Pestato di Friarièlli in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Broccoli Napoletani (Friarièlli) 70% Olio di semi di girasole Sale marino Aglio, peperoncino Acidificante: acido citrico.

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Rapini Pesto in Sunflower Oil

Ingredients: Neapolitan Broccoli (Friarièlli) 70% Sunflower oil Sea salt Garlic, chili pepper Acidifier: citric acid.

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Misto Melanzane e Peperoni in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Melanzane 35% Peperoni 25% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino.

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Mixed Eggplants and Peppers in Sunflower Olive Oil

Ingredients: Eggplants 35% Peppers 25% Sunflower olive oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper.

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Carciofini a Spicchi Grigliati in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Carciofini 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo.

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Grilled sliced artichokes in sunflower oil

Ingredients: Artichokes 60% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley.

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Funghi Pleurotus Grigliati in Olio di semi di girasole

Ingredienti: Funghi (var. Pleurotus Ostreatus) 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, peperoncino, prezzemolo.

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Grilled Pleurotus Mashrooms in Sunflower Oil

Ingredients: Mashrooms (Pleroutus Ostreatus) 60% Sunflower oil Sea salt White vinegar Garlic, chili pepper, parsley

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Passata di Pomodorini Campani

Ingredienti: Pomodori Campani 100%

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Campanian Cherry Tomato Sauce

Ingredients: Campanian Cherry Tomato 100%

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Peperoni a Filetti in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Peperoni 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino.

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Pepper fillets in Sunflower Oil

Ingredients: Sweet Peppers 60% Sunflower olive oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper

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Pomodori Essiccati in Olio di semi di Girasole

Ingredienti: Pomodori 60% Olio di semi di girasole Sale marino Aceto di vino bianco Aglio, origano, peperoncino, timo.

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Dried Tomatoes in Sunflower Oil

Ingredients: Tomatoes 60% Sunflower olive oil Sea salt White vinegar Garlic, oregano, chili pepper, thyme.

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MATERIE PRIME

Zenzero

Area di Origine: Penisola Indo-Cinese
Apporto Nutrizionale: E’ una radice utilizzata per le proprietà aromatizzanti, ma non sono da meno le proprietà antinfiammatorie e medicinali. Poco calorico, da fresco è pieno di sostanze antiemetiche quali i gingeroli, e sostanze che facilitano la digestione (mucillagini e resine). Nel profilo nutrizionale merita rilievo la sola concentrazione di vitamina C , di fibre insolubili, di calcio e fosforo.. Il potere antiossidante risiede nella miscela di polifenoli, flavonoidi, tannini e beta carotene, un insieme di sostanze che amplifica ancor di più l’attività di spazzino di radicale libero posseduta dallo zenzero, suggerendone un uso costante nella propria dieta.
Periodo di trasformazione: Dalla fine di Ottobre alla metà di Aprile è il periodo di disponibilità del rizoma fresco.
curiosità: Esistono oltre 100 varietà diverse di zenzero; quello più comune in commercio è lo zenzero bianco. La punta di piccantezza è data dalla presenza di shagaoli tra cui il 6– shagaolo che ha una piccantezza pari ad 1/1000 della piccantezza del principio attivo nel peperoncino piccante.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta:

Ginger

Original Area of the Raw Material: Penisola Indo-Cinese
Nutritional Intake: Ginger is used for its flavouring, anti-inflammatory and medicinal properties. Low in calories, when it’s fresh it is full of anti-emetic substances like gingerols, and mucilage and resins good for digestion. Among nutritional elements, we just have a good concentration of vitamin C, insoluble fiber, calcium and phosphorous. Its antioxidant power is in the mix of polyphenols, flavanoids, tannins and beta-carotene, which make ginger fight free radicals and good for a daily diet.
Period of transformation: The fresh rhizome is available from the end of October until mid April.
Trivia: There are more than 100 varieties of ginger: the most common and available ginger is white ginger. Its mild spiciness is due to the presence of shagaolis, especially 6-shagaolo, whose spiciness is equal to 1/1000 of chili pepper spiciness’ active substance.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta:

Stevia

Area di Origine: Paraguay
Apporto Nutrizionale: La Stevia Rebaudiana è una pianta erbacea nota da secoli per il potere dolcificante, grazie alla presenza dei glicosidi diterpenici tra cui spiccano la stevioside(3-10% sul peso secco e conferisce il tipici sapore di liquirizia)e la rebaudioside A(1-3% sul peso secco)concentrati nelle foglioline disidratate ed aventi un potere dolcificante complessivo pari a circa 200 volte quello dello zucchero comune da tavola( in particolare la stevioside 200 volte e la rebaudioside A 250 volte circa il potere dolcificante del saccarosio comune). In commercio si miscelano di solito i glicosidi steviolici con un polialcol naturale( eritritolo),avente funzione dolcificante e con sapore neutro.
Lo zucchero di Stevia è un anticariogeno, con potere dolcificante quasi nullo(zero calorie) ed è ideale per i diabetici, inoltre resiste alle alte temperature senza degradare e se usato in dosi eccessive, lo zucchero di Stevia assume funzioni ipoglicemiche ed ipotensive.
Rispetto allo zucchero bianco da tavola la Stevia è un prodotto poco raffinato, ottenuto per cristallizzazione degli estratti idroalcolici rilasciati dalle foglioline in acqua durante la lavorazione. Le calorie indicate pertanto in etichetta derivano dagli altri zuccheri aggiunti per necessità di shelflife: un prodotto con solo Stevia come dolcificante aggiunto avrebbe, per pH intorno a 4, meno di 6 mesi di scadenza.
Periodo di trasformazione: Il periodo di utilizzo coincide con il periodo di disponibilità della frutta fresca da adoperare nel prodotto finale.
curiosità: Le prime notizie su questa pianta che veniva adoperata come dolcificante risalgono alle popolazioni indigene del Sud America nell’ area amazzonica, già prima del 1850. Il nome della specie ‘rebaudiana’ è un omaggio al chimico paraguiano Rebaudi che isolò la prima sostanza edulcorante dalla pianta.
In Giappone l’uso di questa pianta come edulcorante è in vigore dagli anni ’70.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta:

Stevia

Original Area of the Raw Material: Paraguay
Nutritional Intake: Stevia Rebaudiana is a herbaceous plant known for centuries for its sweetening power, thanks to the presence of dipertenic glycosids like stevioside (3-10% dry weight, which gives the typical licorice taste), and rebaudioside A (1-3% dry weight)concentrated in the dried leaflets 200 times sweeter than common table sugar (stevioside, in particular, is 200 times sweeter and rebaudioside is 250 sweeter than common table sugar). On the market, steviol glycosides are usually mixed with a natural polyalcohol (erithritol), with sweetener function and neutral flavor. Stevia is a powerful anticariogenic, with very low calories and perfect for diabetics; it can resist high temperatures without degrading and assume hypoglycaemic and hypotensive features when consumed in considerable quantities. Unlike table sugar, stevia is not a refined sugar: it is obtained by the crystallization of hydroalcoholic extracts released by leaflets during the water processing. Calories indicates on the label actually derive from sugar added for shelflife necessity. A product that contains Stevia as added sweetener should expire in less than six months.
Period of transformation: The period of use fits the availability period of fresh fruit used for the final product.
Trivia: The first information concerning this plant dates back about to 1850: it was used as sweetener by indigenous people of Amazon area of South America. The name “Rebaudiana” derives from the Paraguayan chemist Rebaudi, who extracted the first sweetening agent from the plant. Stevia has been used as sweetener in Japan since the 1970’s.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta:

Tartufo Nero

Area di Origine:
Apporto Nutrizionale: Tubero ipocalorico (mediamente 30 kcal/100 g) in cui sono rilevanti le qualità organolettiche piuttosto che quelle nutrizionali. Se si esclude la percentuale in peso di acqua (80%), le fibre solubili (8% in peso), restano le proteine (2% in peso), i grassi (4% in peso) ed in ultimo i carboidrati (circa 1% in peso). E’ un alimento ricco in potassio, ma anche altri oligoelementi quali magnesio, ferro, zinco e rame.
L’aroma è generato da una miscela di 16 composti aromatici tra cui spiccano per abbondanza il 2,3 butandione ed il bis– metil tiometano.
Indipendentemente dal mese di raccolta e dalla maturazione, questo mix di sostanze aromatiche conferisce il tipico aroma terroso, di aglio e di frutti esotici.
Periodo di trasformazione: Trattandosi di un prodotto disponibile anche come surgelato, il periodo di disponibilità è annuale.
curiosità: Il termine tartufo deriva dalla resa volgare del latino terrae tufer, ossia sporgenza della terra, divenuto ‘’territufru‘’ ed in ultimo tartufo.
L’aroma caratteristico è creato anche dalla presenza dell’ androsterolo, un feromone tipico dei maiali maschi ed è questo il motivo per cui per anni si è ricorso alle scrofe per la ricerca di tale tubero.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Tartufo Nero Estivo, Tartufo Nero Invernale
Periodo di raccolta:

Black Truffle

Original Area of the Raw Material:
Nutritional Intake: Low calorie tuber (on average 30 kcal/100g) in which the organoleptic qualities are relevant rather than nutritional ones. If water weight (80%)and soluble fiber (8% weight) are excluded, we just have proteins (2% weight), fats (4% weight), and carbohydrates (about 1% weight). Truffle is rich in potassium but also rich in magnesium, iron and zinc. The flavour comes from a mix of aromatic compounds, with a predominance of bis-methyl biomethan. This mix of aromatic substances provides the typical earthy aroma, with a scent of garlic and exotic fruits, regardless of the harvesting and ripening month.
Period of transformation: lso available as a frozen product, the availability period is annual.
Trivia: The word truffle comes from the vulgarized latin “terrae tufer”, that means “protrusion from the ground”, became later “territurfu” and at last “tartufo” (truffle). The characteristic aroma is due to androstenol, typical pheromone of male pigs, and that’s why sows have been used for searching this tuber.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Black summer truffle, black winter truffle
Periodo di raccolta:

Zucca

Area di Origine: Penisola Indo-Cinese
Apporto Nutrizionale: Ortaggio povero di calorie (il 90% in peso è acqua), con elevato contenuto in nutrienti. E’ ricco in caroteni, noti per la funzione antiossidante, ma anche di oligoelementi quali calcio, ferro, potassio, sodio, magnesio, fosforo.
I semi contengono cucurbitina, un amminoacido avente proprietà antinfiammatorie note. E’ un alimento con bassissimo contenuto in acidi grassi e sodio, ha un buon contenuto in fibre insolubili mentre l’ ortaggio fresco è un’ ottima fonte di vitamina E, ma anche di tiamina, niacina, vitamina B6 e acido folico. Il contenuto in vitamina C non è secondario.
Periodo di trasformazione: Da Settembre a Novembre
curiosità: In italiano il termine ‘’zucca’’ deriva dal latino tardo ‘’cucutia‘’ divenuto poi (cu)zucca. Al tempo dei Romani la zucca, una volta svuotata della polpa, veniva essiccata per essere adoperata come contenitore per solidi o liquidi.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Napoletana
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Settembre alla quarta settimana di Novembre

Pumpkin

Original Area of the Raw Material: Indo-China Peninsula
Nutritional Intake: Low-calorie, nourishing vegetable (90% water weight). Rich in antioxidant carotenes, but also full of calcium, iron, potassium, sodium, magnesium, phosphorous. Its seeds contain cucurbitin, an amino acid with very low content of fat acids and sodium and a good content of insoluble fibers. The fresh vegetable is a good source of vitamin C, E, thiamine, niacin, vitamin B6 and folic acid.
Period of transformation: From September to November
Trivia: The italian word “zucca” (pumpkin) derives from late latin “cucutia”. In Roman times, after being deprived of the pulp, pumpkins were dried to be used as a container for solid or liquid food.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Napoletana
Periodo di raccolta: From the first week of September to the fourth week of November

Noce

Area di Origine: Penisola Indo-Cinese
Apporto Nutrizionale: Frutto molto calorico, con elevato contenuto in grassi insaturi, pochissimi acidi grassi saturi e una buona concentrazione di proteine; tra i grassi insaturi spiccano gli acidi grassi omega 3 ed omega 6, insieme all’acido alfa linoleico e l’acido linolenico, sostanze con spiccata capacità colesterolo riducente.
Tra le proteine spicca l’arginina. Buono il contenuto di fosforo, potassio, calcio, magnesio, e ferro.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine del gruppo B quali la vitamina A, vitamina B1, vitamina B2 e la vitamina B6 . Seguono le vitamine A e C. Come antiossidanti ritroviamo tannini, flavonoidi e polifenoli. Discreto contenuto anche in fibre insolubili.
Periodo di trasformazione: Disponendo della frutta essiccata, si può lavorare da Novembre a Maggio.
curiosità: Nel Medioevo, secondo la Teoria delle Segnature la somiglianza del gheriglio con gli emisferi cerebrali, portava a ritenere le noci capaci di curare le malattie del cervello. Ed, oltretuttosotto gli alberi di noce si riteneva che si tenessero i sabbah, raduni di streghe che danzavano macabramente con il demonio soprattutto la notte di San Giovanni Battista.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Malizia, Sorrento ma anche la Cervinara.
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Settembre alla quarta settimana di Ottobre.

Walnut

Original Area of the Raw Material: Indo-China Peninsula
Nutritional Intake: Highly caloric fruit, with a rich unsaturated fats content, a few saturates and a good concentration of proteins. Among the unsaturated fats we have omega-3 and omega 6, the alpha-linoleic and linoleic acids, which reduce cholesterol. Rich in protein like arginine, it also contains phosphorous, potassium, calcium, magnesium and iron. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B1, B2, B6 and vitamin C. Good presence of antioxidants like tannins, flavanoids, and polyphenols. Discrete fiber content.
Period of transformation: Having available dried fruits, they can be produced from November to May
Trivia: During the Middle Ages, according to the Doctrine of Segnature, walnuts were considered able to treat brain disease because the kernel was similar to brain-shape. Furthermore, it was thought that gathering for witches, the so-called sabbah, were kept under the walnut trees: witches were supposed to dance with demons in a macabre way, especially on St. John the Baptist’s night.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Malizia, Sorrento and Cervinara
Periodo di raccolta: From the first week of September to the fourth week of October

Cappero di Salina

Area di Origine:
Apporto Nutrizionale:
Periodo di trasformazione:
curiosità:
Riferimenti al prodotto: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/cappero-di-salina/
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta:

Salina Caper

Original Area of the Raw Material:
Nutritional Intake:
Period of transformation:
Trivia:
Riferimenti al prodotto: https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/cappero-di-salina/
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta:

Zucchino

Area di Origine: Nord/Centro America
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in potassio, fosforo, sodio, magnesio, calcio, ferro, zinco, rame e manganese. L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamine del gruppo B (B1,B2,B3,B5 e B6) , vitamina C.
Tra le sostanze ad effetto antiossidante abbiamo la luteina e la zeaxantina.
Periodo di trasformazione: Dalla prima settimana di Giugno alla prima settimana di Settembre.
curiosità: Per gli amanti dell’orto fai da te:
ogni pianta di zucchini (o di zucche) produce sia fiori femminili che fiori maschili. Sono entrambi commestibili ma sono totalmente diversi:
Fiore femminile: si presenta come un fiore attaccato all'ovario (zucchino o zucca) e presenta un pistillo ingrossato senza polline;
Fiore maschile: si presenta come un fiore attaccato allo stelo e con lo stame coperto di polline.
Insomma, dai fiori maschili si ottengono i cosiddetti fiori di zucca, dai femminili si ottengono i frutti, le zucchine appunto.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: San Pasquale.
Periodo di raccolta: Da Maggio a Settembre

Zucchini

Original Area of the Raw Material: North/Central America
Nutritional Intake: A vegetable with a good presence of potassium, phosphorus, sodium, magnesium, calcium, iron, zinc, copper and manganese. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B (B1,B2,B3,B5 and B6) and C. Among the antioxidants, we have lutein and zeaxanthine.
Period of transformation: From the first week of June to the first week of September
Trivia: For those who love the garden at home: every zucchini plant (or pumpkin plant) produces both female and male flowers. They are both safe to eat, but completely different.
Female flower: stuck to its ovary (zucchini or pumpkin), with an enlarged free-pollen pistil.
Male flower: stuck to its stem, with its warp covered with pollen.
In other words, zucchini flowers are obtained from male flowers, while the simple zucchini are obtained from female flowers.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: San Pasquale.
Periodo di raccolta: From May to September

Torzella

Area di Origine: Penisola Greca
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in manganese, calcio, potassio, rame e magnesio, oltre al ferro ed al fosforo.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamine del gruppo B (B1,B2,B3,B5 e B6), molta vitamina C, vitamina E e vitamina K1 di cui 100 g di prodotto contengono circa 7 volte il quantitativo giornaliero consigliato. La torzella possiede sostanza antiossidanti quali quercetina, kampferolo, sulforafano indol-3-carbinolo, e, essendo una pianta crucifera, anche composti glucosinolati dall’ azione antiossidante. Buona la concentrazione in luteina e zeaxantina. L’ unico acido grasso omega-3 di rilievo è l’ acido linolenico
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Ottobre alla quarta settimana di Gennaio.
curiosità: Nel dopoguerra, in Campania, questa pianta è stata del tutto dimenticata. Le iniziative di recupero e la stabilizzazione genetica della torzella sono avvenute nell’ambito del Programma per il “Recupero e valorizzazione del germoplasma orticolo campano”, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, a partire dal 2004 ed affidato al Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura – CRAA.
La tradizione del consumo di questa verdura si lega principalmente a un piatto che da secoli è sulle mense campane: la “menesta maretata”, che univa (appunto, maretava) un ricco brodo di carni miste con varie altre verdure così come elencava il poeta napoletano Giovan Battista del Tufo nell’opera ‘’Il Ritratto o modello delle grandezze, delizie e meraviglie della nobilissima città di Napoli’’ – 1590 ca.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: Dalla seconda settimana di Ottobre alla quarta settimana di Gennaio.

Torzella

Original Area of the Raw Material: Greek Peninsula
Nutritional Intake: A vegetable with good content of manganese, calcium, potassium, copper and magnesium, iron and phosphorous. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B (B1, B2, B3, B5 and B6), also full of vitamin C, and E. 100 g of product contain seven times the daily requirement of K1 vitamin. Torzella is also rich in antioxidants like quercitin, kaempferol, sulfuaraphan, indole-3-carbinol; being a cruciferous plant, it also contains antioxidant glucosinates. Good percentage of lutein and zeaxanthin. The only relevant acid omega-3 fat is linoeic acid.
Period of transformation: From the second week of October to the fourth week of January
Trivia: In the post-war period in Campania, this plant was completely forgotten. Fortunately, since 2004, the Agriculture and Production Activity Department of Campania has been promoting a recovering and genetic stabilization of torzella, thanks to the “Recovering and Enhancement Program of horticultural geno-plasma of Campania”, and entrusting it to the Applied Research Agricultural Consortium.
The consumption of this vegetable is mainly connected to a traditional, ancient recipe: the “menesta maretata”, which linked (or “married”, according to the Neapolitan word), a rich mixed meat broth to several vegetables, as the poet Giovan Battista del Tufo wrote in his work “Il Ritratto o modello delle grandezze, delizie e meraviglie della nobilissima città di Napoli’’ – in 1590.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: From the second week of October to the fourth week of January

Scarola

Area di Origine: Bacino Sud del Mediterraneo
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in fosforo, calcio, magnesio, zinco, ferro, selenio e rame.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamina B9, vitamina C, vitamina E e vitamina J. La scarola si caratterizza per essere un ortaggio dal buon contenuto di acidi grassi insaturi omega: tra gli omega-3 troviamo l’ acido αlinoleico e tra gli acidi omega-6 l’ acido oleico; buono è il contenuto in fibre insolubili e , un po' maggiormente che in altri ortaggi, si evidenzia la presenza di clorofilla A e B.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Novembre alla prima settimana di Marzo.
curiosità: È una verdura già nota gli egiziani, greci ed i romani, molto apprezzata per sapidità e consistenza della fibra una volta cotta; il nome italiano scarola deriva dal latino escarius, che serve per mangiare, da esca, cibo esca.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Torino, ma anche Gigante degli Ortolani.
Periodo di raccolta: Da Giugno a Marzo

Escarole

Original Area of the Raw Material: South Mediterranean Basin
Nutritional Intake: Vegetable rich in phosphorus, calcium, magnesium, zinc, iron, selenium and copper. The fresh vegetable is also rich in vitamin A, B9, C, E, J, and omega unsaturated fats: among the omega-3 we have αlinoleic acid, and as far as omega-6, we have oleic acid. Good quantity of insoluble fiber, and much more than in any other vegetables, a high quantity of chlorophyll A and B.
Period of transformation: From the second week of November to the first week of March.
Trivia: Egyptian, Roman and Greek people well knew this vegetable, as it was appreciated for its sapidity and fiber consistency once cooked. The Italian name derives from Latin “escarius”, which means bait or food bait.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Torino and Gigante degli Ortolani
Periodo di raccolta: From June to March

Pomodoro Oblungo Campano

Area di Origine: Centro-Sud America
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in sodio e potassio, seguiti da selenio, calcio, fosforo, ferro e zinco. Tra gli acidi organici si annoverano acido citrico, ascorbico e malico, mentre tra gli zuccheri semplici riducenti troviamo glucosio e fruttosio. Come polisaccaridi troviamo buone concentrazioni di pectine, le protopectine, la cellulosa, l’emicellulosa e la lignina, sostanze che conferiscono resistenza e compattezza al corpo del frutto.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, buona concentrazione di vitamina B5 e B6, vitamina C, vitamina K1 oltre a contenere molto licopene, clorofilla ed antociani rilevabili.
Periodo di trasformazione: Dalla prima settimana di Luglio alla seconda settimana di Settembre
curiosità: Nei pomodori, la pigmentazione della bacca è determinata in genere dal rapporto quantitativo fra licopene e β-carotene. Nel caso di un pomodoro verde riscontriamo alti livelli di clorofilla, pectine e polisaccaridi. Invece qunado il pomodoro inizia a maturare la pigmentazione varia dal giallo, in caso di accumulo di solo β-carotene, al rosso-cremisi per il forte accumulo di licopene, tocoferoli ed antocianine. Al variare del colore dal giallo al rosso si ha la metabolizzazione delle pectine, che ha come effetto tangibile la riduzione della consistenza della bacca.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: 20 Smec 3.
Periodo di raccolta: Dalla terza settimana di Luglio alla terza settimana di Settembre

Oblong Campanian Tomato

Original Area of the Raw Material: Central/South- America
Nutritional Intake: A vegetable with a good content of sodium, potassium, selenium, calcium, phosphorus, iron and zinc. Good presence of organic acids like citric, ascorbic and malic acid, as well as reducing simple sugar like glucose and fructose There’s no shortage of polysaccharides like pectin, cellulose, hemi-cellulose and lignin, which give the fruit resistance and compactness. . The fresh vegetable is rich in vitamin A, B5, B6, C, K1 lycopene, chlorophylle and detectable anthocyanins.
Period of transformation: From the first week of July to the second week of September
Trivia: The quantity relation between lycopene and beta carotene determines the fruit pigmentation. Concerning the green tomato, we have a high percentage of chlorophylle, pectin and polysaccharides. When tomato starts to ripen, its color goes from yellow (in case there is only beta carotene), to crimson red because of the strong presence of lycopen, tocopherols and anthocyanins. When color goes from yellow to red, pectin methabolize, reducing the consistence of the fruit.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: 20 Smec 3.
Periodo di raccolta: From the third week of July to the third week of September

Pomodorino Giallo Campano da Serbo

Area di Origine: Centro-Sud America
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in sodio e potassio, seguiti da selenio, calcio, fosforo, ferro e zinco. Tra gli acidi organici si annoverano acido citrico, ascorbico e malico, mentre tra gli zuccheri semplici riducenti troviamo glucosio e fruttosio. Come polisaccaridi troviamo le pectine, le protopectine, la cellulosa, l’emicellulosa e la lignina, sostanze che conferiscono alla bacca resistenza e compattezza.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, alta concentrazione di vitamine del gruppo B (B1,B2,B3), vitamina C e vitamina K1. Il pomodoro giallo è privo di licopene, con pochissima clorofilla ed antociani rilevabili.
Periodo di trasformazione: Dalla prima settimana di Luglio alla terza settimana di Settembre
curiosità: Il pomodoro giallo dell’area vesuviana si ricollega ad antiche e quasi scomparse varietà di pomodori di colore giallo; questa solanacea è stata recuperata nell’ambito del progetto di conservazione del germoplasma tipico campano.
Anche se poco noto, i primi pomodori importati in Europa dopo la scoperta delle Americhe erano gialli (di qui la parola pomodoro). Infatti nel 1544, l’erborista italiano Pietro Andrea Mattioli definì i frutti gialli della pianta del pomodoro “mala aurea”, cioè mela d’oro, e più tardi, nel 1554, parlò di una varietà rossa. Per diffidenza, il nuovo ortaggio venne recepito come pianta ornamentale, poiché si credeva che il suo frutto (il cui colore giallo era alla base del nome) fosse tossico.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Pizzo Vesuviano Giallo
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Luglio alla terza settimana di Settembre

Campanian Yellow Tinned Cherry Tomato

Original Area of the Raw Material: Central/South- America
Nutritional Intake: A vegetable with a good content of sodium, potassium, selenium, calcium, phosphorus, iron and zinc. Good presence of organic acids like citric, ascorbic and malic acid, as well as reducing simple sugar like glucose and fructose There’s no shortage of polysaccharides like pectin, cellulose, hemi-cellulose and lignin, which give the fruit resistance and compactness. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B1,B2,B3, vitamin C and K1. Yellow tomato is lycopene-free, low in chlorophyll and detectable anthocyanins.
Period of transformation: From the first week of July to the third week of September
Trivia: The yellow tomato of Vesuvian area is deeply connected with ancient and almost disappeared varieties of yellow tomatoes. This particular Solanaceae selection has been rediscovered under the traditional Campania geno-plasma Conservation Project. It’s a little-known fact that the first tomatoes imported from America were yellow (from which the Italian word pomo d’oro>pomodoro, golden tomato). In 1544 the Italian herbalist Pietro Andrea Mattioli referred to the yellow fruits of the tomato plant as 'mala aurea', the golden tomato, and later, in 1554, he mentioned a red variety. As a result of a deep mistrust, the new vegetable was received as an ornamental plant, because it was believed that this plant’s fruit were toxic.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Pizzo Vesuviano Giallo
Periodo di raccolta: From the first week of July to the third week of September

Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.

Area di Origine: Centro-Sud America
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in sodio e potassio, seguiti da selenio, calcio, fosforo, ferro e zinco. Tra gli acidi organici si annoverano acido citrico, ascorbico e malico, mentre tra gli zuccheri semplici riducenti troviamo glucosio e fruttosio. Come polisaccaridi troviamo le pectine, le protopectine, la cellulosa, l’emicellulosa e la lignina, sostanze che conferiscono alla bacca resistenza e compattezza.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, buona concentrazione di vitamina B5 e B6, vitamina C in quantità circa 3 volte rispetto al pomodorino giallo e vitamina K1 oltre a contenere molto licopene, clorofilla ed antociani rilevabili.
Periodo di trasformazione: Dalla prima settimana di Luglio alla quarta settimana di Agosto.
curiosità: Il famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P in Campania è considerato un’istituzione tanto importante da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano: si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base(mucrone) e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali.
Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli, dall’italiano pendolo per l’abitudine di conservali appesi alle soffitte delle case contadine. L’alta concentrazione di zuccheri, mai inferiore a 6.5 °Bx per disciplinare, è raggiungibile in quanto i pomodori sono coltivati in assenza d’acqua d’irrigazione.Il famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P in Campania è considerato un’istituzione tanto importante da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano: si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base(mucrone) e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali.
Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli, dall’italiano pendolo per l’abitudine di conservali appesi alle soffitte delle case contadine. L’alta concentrazione di zuccheri, mai inferiore a 6.5 °Bx per disciplinare, è raggiungibile in quanto i pomodori sono coltivati in assenza d’acqua d’irrigazione.
Riferimenti al prodotto: http://www.agricoltura.regione.campania.it/Tipici/pdf/GUCE-piennolo.pdf
Varietà principalmente utilizzata: Principe Borghese ma anche Fiaschella, Lampadina, Re Umberto e Patanara.
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Luglio alla quarta settimana di Agosto.

Vesuvius Piennolo Cherry Tomato, P.D.O.

Original Area of the Raw Material: Central/South- America
Nutritional Intake: A vegetable with a good content of sodium, potassium, selenium, calcium, phosphorus, iron and zinc. Good presence of organic acids like citric, ascorbic and malic acid, as well as reducing simple sugar like glucose and fructose There’s no shortage of polysaccharides like pectin, cellulose, hemi-cellulose and lignin, which give the fruit resistance and compactness. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B5, B6, C (three times higher than in yellow tomato), K1 lycopene, chlorophylle and detectable anthocyanins.
Period of transformation: From the first week of July to the fourth week of August.
Trivia: The famous Vesuvius Piennolo Cherry Tomato, P.D.O., is a real flagship in Campania, enough to be represented on the traditional Neapolitan crib. They are little, round, tomatoes with a typical pointed base (called mucrone) and a sweet and acidulous taste due to the concentration of sugar and mineral salts. In the country tradition they are handpicked in summer, their bunches tied in a circle on a plant fiber twine (“tinned tomatoes”, “pomodori da serbo”). The tomatoes bunches are called “piennoli”, from the Italian “pendolo” (pendulum), as they were used to be hung from the ceiling of farmers’ houses. The high sugar level, never lower than 6.5 °Bx regulating, can be reachable as tomatoes are cultivated without irrigation water.
Riferimenti al prodotto: http://www.agricoltura.regione.campania.it/Tipici/pdf/GUCE-piennolo.pdf
Varietà principalmente utilizzata: Principe Borghese, but also Fiaschella, Lampadina, Re Umberto, and Patanara
Periodo di raccolta: From the first week of July to the fourth week of August

Peperone Papaccellina Piccante

Area di Origine: Provincia di Napoli
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in potassio, fosforo, calcio, magnesio, zinco, ferro, selenio e sodio.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamina B6, vitamina E , vitamina Je vitamina K1. Tra i carotenoidi ritroviamo il β-carotene, la capsantina, capsorubina, luteina e zeaxantina.
Tra le sostanze con funzione antiossidante troviamo composti polifenolici (acido ellagico). La piccantezza lieve dei semi è data dalla presenza di capsaicina (1,5% in peso ). L’ ortaggio fresco contiene anche glucosio, saccarosio e fibre solubili.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Agosto alla terza settimana di Settembre.
curiosità: L’evoluzione etimologica del nome di questo peperone deriva dal latino volgare :
‘’ pipiricella(m) ‘’ (piccolo peperone) >
paparicella(m) > paparcella(m) > papacella(m) ,
Divenuto poi l’attuale papaccella.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Agosto alla quarta settimana di Settembre

Spicy Cherry Pepper

Original Area of the Raw Material: Province of Napoli
Nutritional Intake: Vegetable with good content of potassium, phosphorous, magnesium, zinc, iron, selenium and sodium. The fresh vegetable is rich in glucose, sucrose and soluble fiber, vitamin A, B6, E, J, K1 carotenoids like β-carotene, capsanthin, capsorubin, lutein and zeaxanthin. Among the antioxidants, we have a good amount of polyphenols like ellagic acid. Capsaicin (1,5% weight) gives spiciness to its seeds.
Period of transformation: From the second week of August to the third week of September
Trivia: The ethymological development of this little pepper’s name derives from vulgar Latin:
“pipiricella” (little pepper)> paparicella>paparcella>papacella, up to the current name “papaccella”.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: From the first week of August to the fourth week of September

Peperone Papaccella Napoletana

Area di Origine: Provincia di Napoli
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in potassio, fosforo, calcio, magnesio, zinco, ferro, selenio e sodio.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamina B6, vitamina E , vitamina Je vitamina K1. Tra i carotenoidi ritroviamo il β-carotene, la capsantina, capsorubina, luteina e zeaxantina.
Tra le sostanze con funzione antiossidante troviamo composti polifenolici (acido ellagico). La piccantezza lieve dei semi è data dalla presenza di capsaicina (1,5% in peso ). L’ ortaggio fresco contiene anche glucosio, saccarosio e fibre solubili.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Agosto alla terza settimana di Settembre.
curiosità: L’evoluzione etimologica del nome di questo peperone deriva dal latino volgare :
‘’ pipiricella(m) ‘’ (piccolo peperone) >
paparicella(m) > paparcella(m) > papacella(m) ,
Divenuto poi l’attuale papaccella.
Ciò che distingue il sapore all’interno della stessa varietà è il colore:
VERDE: i peperoni verdi sono non maturi e ricchi di clorofilla, quindi di magnesio, oltre che di pectine e polisaccaridi aventi funzione di nutrimento e di sostegno strutturale per la pianta.
ROSSO: tale colore è dato dalle componenti antocianiche, classe di pigmenti insieme al licopene, tutti accomunati dalle proprietà antiossidanti.
GIALLO: Prevalenza di carotenoidi, fitocoloranti ad alta attività antiossidante.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Agosto alla quarta settimana di Settembre

Neapolitan Curly Pepper

Original Area of the Raw Material: Papaccella
Nutritional Intake: Vegetable with good content of potassium, phosphorous, magnesium, zinc, iron, selenium and sodium. The fresh vegetable is rich in glucose, sucrose and soluble fiber, vitamin A, B6, E, J, K1 carotenoids like
β-carotene, capsanthin, capsorubin, lutein and zeaxanthin. Among the antioxidants, we have a good amount of polyphenols like ellagic acid. Capsaicin (1,5% weight) gives spiciness to its seeds.
Period of transformation: From the second week of August to the third week of September
Trivia: The ethymological development of this pepper’s name derives from vulgar Latin: “pipiricella” (little pepper)> paparicella>paparcella>papacella, up to the current name “papaccella”.
Each color means a different taste:
GREEN: green peppers are less mature and rich in chlorophyll, magnesium, pectin and polysaccharides which nourish and support the plant.
RED: antocyanic concentrations and lycopene give this bright color to the vegetable, full of antioxidant properties.
YELLOW: rich in carotenoids, phyto-colorants and antioxidants.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: From the first week of August to the fourth week of September

Peperone Dolce

Area di Origine: Sud America
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in potassio, fosforo, calcio, magnesio, zinco, ferro, selenio e sodio.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamina B6, vitamina E , vitamina J e vitamina K1. Tra i carotenoidi ritroviamo il β-carotene, la capsantina, capsorubina, luteina e zeaxantina.
Tra le sostanze con funzione antiossidante troviamo composti polifenolici (quali l’ acido ellagico). La piccantezza lieve dei semi è data dalla presenza di capsaicina (1,5% in peso ). L’ ortaggio fresco contiene anche glucosio, saccarosio e fibre solubili.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Luglio alla prima settimana di Ottobre
curiosità: La varietà di peperone utilizzata, Capsicum Annum, deve il nome ‘’Capsicum ‘’ alla sua forma a scatola cava e vuota, alludendo alla forma del frutto.
Ciò che distingue il sapore all’interno della stessa varietà è il colore:
VERDE: i peperoni verdi sono non maturi e ricchi di clorofilla, quindi di magnesio, oltre che di pectine e polisaccaridi aventi funzione di nutrimento e di sostegno strutturale per la pianta.
ROSSO: tale colore è dato dalle componenti antocianiche, classe di pigmenti insieme al licopene, tutti accomunati dalle proprietà antiossidanti.
GIALLO: Prevalenza di carotenoidi, fitocoloranti ad alta attività antiossidante.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Eppo, ma anche il Sassaniello.
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Luglio alla seconda settimana di Ottobre

Sweet Pepper

Original Area of the Raw Material: South America
Nutritional Intake: A vegetable with good content of potassium, phosphorous, calcium, magnesium, zinc, iron, selenium and sodium. The fresh vegetable contains glucose, sucrose and soluble fibers and is rich in vitamin A, B6, E, J and K1, beta carotene, lutein, capsanthin, capsorubin and zeaxanthin. It is also full of antioxidants and polyphenols like ellagic acid. Capsaicin (1,5%) gives to its seeds a mild spiciness.
Period of transformation: From the second week of July to the first week of October.
Trivia: This particular variety gets its name, Capiscum Annum, from its empty box-shaping. (from Latin capsa=box).
Each color means a different taste:
GREEN: green peppers are less mature and rich in chlorophyll, magnesium, pectin and polysaccharides which nourish and support the plant.
RED: antocyanic concentrations and lycopene give this bright color to the vegetable, full of antioxidant properties.
YELLOW: rich in carotenoids, phyto colorants and antioxidants.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Eppo, but also Sassaniello
Periodo di raccolta: From the first week of July to the second week of October

Melanzana

Area di Origine: India
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenu-to in potassio, fosforo, cal-cio, magnesio, zinco, ferro, selenio e sodio.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamina J, vitamina E ed il β-carotene.
Tra le sostanze con funzione antiossidante troviamo i tannini, l’ acido clorogenico e suoi derivati, la quercitina, la nasunina e la delfinidina.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Luglio alla prima settimana di Settembre.
curiosità: La melanzana cruda non è consigliata da mangiare in quanto è ricca di sostanze tossiche termolabili per l’uomo quali alcuni alcaloidi tra cui spicca la solanina e la nicotina. L’alto contenuto in nicotina (100 ng/100g ) fa si che consumando 10 kg di melanzane si assimili la stessa quantità di nicotina contenuta mediamente in una sigaretta.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Cima di Viola, ma anche Galaxy e Napoletana
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Giugno alla quarta settimana di Ottobre

Eggplant

Original Area of the Raw Material: India
Nutritional Intake: Eggplant is a good source of potassium, phosphorus, calcium, magnesium, zinc, iron, selenium and sodium. The fresh vegetable is rich in vitamins such as vitamin A, J, E, and beta carotene. Moreover, it is full of antioxidants like tannins, chlorogenic acid and its derivatives, quercitin, nasunina and delphinidin.
Period of transformation: From the second week of July to the first week of September.
Trivia: It is advisable not to eat raw eggplant, as it is rich of toxic thermolabile substances like solanine and nicotine. The high content of the latter (100 ng/100g ) corresponds to the same quantity of nicotine contained in a cigarette.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Cima di Viola, but also Galaxy and Napoletana
Periodo di raccolta: From the first week of June to the fourth week of October

Mandarino

Area di Origine: Penisola Giapponese
Apporto Nutrizionale: Possiedono un buon contenuto in potassio, calcio, magnesio ma anche ferro, fosforo, rame, bromo e zinco.
Il frutto fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, del gruppo B (B1,B2,B3, vitamina C, vitamina E, vitamina J e β-carotene.
Come sostanze aventi funzioni antiossidanti troviamo vari derivati terpenici quali il limonene, ma anche flavonoidi quali la rutina, la esperidina e la luteina.
Periodo di trasformazione: Dalla terza settimana di Febbraio alla prima settimana di Aprile
curiosità: La parola mandarino deriva dal termine mandara, denominazione data alla pianta del mandarino nell'isola francese di Réunion, tappa del viaggio di avvicinamento di questo frutto dall’estremo Oriente verso l'Europa, dove approdò per prima a Malta quale curiosità botanica, e più tardi in Sicilia dove si acclimatò.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Marzatico.
Periodo di raccolta: Dalla seconda settimana di Dicembre alla seconda settimana di Aprile

Tangerine

Original Area of the Raw Material: Japanese Peninsula
Nutritional Intake: This fruit has a good content in potassium, calcium, magnesium, iron, phosphorus, copper, bromine and zinc. The fresh fruit is rich in vitamine A, B (B1, B2, B3), vitamin C, E, J and β-carotene. Among the antioxidants there are several derived terpenics like limonene, but also flavanoids like rutin, hesperidin and lutein.
Period of transformation: From the third week of February to the first week of April
Trivia: The word “mandarin” derives from “mandara”, which is the name given to the tangerine plant on the French island Réunion. This place was necessary to complete the final leg of tangerine’s journey from Far East to Europe, where it finally came, first in Malta as a botanical curiosity and later in Sicily, where it found the perfect climate.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Marzatico
Periodo di raccolta: From the second week of December to the second week of April

Limone

Area di Origine: Area tra Cina, Nord-India e Birmania
Apporto Nutrizionale: Possiedono un buon contenuto in potassio, calcio, magnesio ma anche ferro, fosforo, rame, manganese e silicio.
Il frutto fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, del gruppo B (B1,B2,B3) e vitamina C di cui in 100 g di prodotto vi è il 70 % del fabbrisogno giornaliero.
Come sostanze aventi funzioni antiossidanti troviamo vari flavonoidi , antociani e carotenoidi; tra essi la quercitrina, la tangeritina, il limonene e la rutina. Come acidi organici, alti sono i livelli di acido citrico, seguito dall’ acido malico.
Periodo di trasformazione: Dalla prima settimana di Aprile alla prima settimana di Maggio
curiosità: La coltivazione di limoni nel Sud Italia è molto diffusa e ben localizzate in alcune aree quali Sicilia, Calabria e Campania. Aree da cui proveniva molta della massa di emigranti diretti verso il Nord Europa. In Svizzera agli inizi del ‘900 tra i tanti epiteti dispregiativi rivolti agli italiani emigranti ve ne era uno: Zydrooneschittler ossia scrollalimoni. Tale epiteto prendeva spunto da un passo dell‘ opera di Goethe ‘’ Viaggio in Italia’’, a voler ironizzare sull’attività di coltivazione/raccolta dei limoni cui molti contadini erano dediti. Oggi l’ Italia è al 7° posto nella classifica mondiale per la produzione dei limoni
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Femmeniello Sfusato, insieme al Monachello
Periodo di raccolta: Dalla seconda settimana di Marzo alla quarta settimana di Settembre

Lemon

Original Area of the Raw Material: Area between China, North India and Myanmar
Nutritional Intake: Lemon has a good content of potassium, calcium, magnesium, iron, phosphorous, copper, manganese and silicon. The fresh fruit is rich in vitamin A, B1, B2, B3. 100 g of product contain the 70% of vitamin C daily requirement. Also rich in antioxidants like flavanoids, antyocianins and carotenoids like quercitin, tangerentina, limonene and rutin. High levels of citric acid and malic acid.
Period of transformation: From the first week of April to the first week of May
Trivia: Lemon cultivation in the South of Italy is widespread and well located in some areas of Sicily, Calabria and Campania. At the beginning of 20th century, many emigrants to North Europe came from those areas: in Switzerland they were called, in a derogative way, Zydrooneschittler, that is “lemon-shakers”. This nickname took inspiration from Goethe’s work “Italian Journey”, to mock the farmers whose main activity was the cultivation of lemon. Today, Italy is the 7th lemon producer in the world.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Femmeniello Sfusato and Monachello
Periodo di raccolta: From April to July

Fungo Orecchione

Area di Origine:
Apporto Nutrizionale: Oltre l’alta percentuale di acqua, questo fungo è dotato di un buon contenuto in potassio, seguito da sodio, rame, manganese, zinco ed il selenio.
Il fungo fresco è ricco in vitamine quali le vitamine del gruppo B (B1,B2,B3 e B9), vitamina Ce la vitamina E.
Come acidi grassi insaturi abbiamo l’ acido linoleico, l’ acido oleico, l’ acido αlinolenico e l’ acido palmitoleico. Possiede infine una elevata percentuale di fibre non solubili, mucillagini, tannini. Proteine dalle proprietà interessanti sono la lovastatina e la ostreolisina.
I Pleurotus Ostreatus contengono infine modeste quantità di solfato di nickel, agente sensibilizzante al tatto.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Febbraio alla seconda settimana di Aprile.
curiosità: Il nome del fungo è composta da due parole:
Pleurotus, dal greco pleurón = di fianco e oûs, otós = orecchio, con l'orecchio (il cappello) a fianco, per la forma del carpoforo.
Ostreatus, dal latino ostrea = ostrica, per la somiglianza del suo cappello al guscio di un'ostrica.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Kronos.
Periodo di raccolta: Circa 3 settimane dopo l’ inoculazione, con varie volate produttive per substrato.

Oyster mushroom

Original Area of the Raw Material:
Nutritional Intake: This mushroom has a high water content and is rich in potassium, sodium, manganese, zinc and selenium. The fresh mushroom is full of vitamins of group B (B1, B2, B3, and B9), C and E. It also contains unsaturated fats like linoleic acid, α-linolenic, oleic and palmitoleic acid as well as a high insoluble fiber percentage, mucilage and tannins. Good quantity of proteins like lavostatine and ostrolisine. Lastly, Pleurotus Ostreatus contains little quantities of nickel sulfate, a sensitizer to touch.
Period of transformation: From the second week of February to the second week of April.
Trivia: The name of this mushroom is composed by two words: Pleurotus, from greek pleurón = beside and oûs, otós = ear, that is to say “with its ear beside” because of its shape. Ostreatus, from latin ostrea =oyster, for its similarity to an oyster’s clam.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Kronos.
Periodo di raccolta: About three weeks after seed time, with five more harvestings after the first one

Fungo Chiodino

Area di Origine:
Apporto Nutrizionale: Oltre l’alta percentuale di acqua, questo fungo è dotato di un buon contenuto in potassio, sodio, rame, manganese, zinco ed il selenio.
Il fungo fresco è ricco in vitamine quali le vitamine del gruppo B (B1,B2,B3, B5 e B6), vitamina C, la vitamina D2 e la vitamina E.
Come acidi grassi insaturi abbiamo l’ acido linoleico, l’ acido oleico e l’ acido αlinolenico. Possiede infine una elevata percentuale di fibre solubili.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Ottobre alla seconda settimana di Novembre.
curiosità: Il nome scientifico del fungo ne indica la fisionomia:
Armillaria deriva dal latino armilla (braccialetto) che ne circonda il gambo, mentre mellea (aggettivo attinente al miele), a sottolineare il colore del fungo.
Tale fungo se consumato crudo è tossico, per la presenza di alcune proteine dette emolisine le quali si inattivano con la cottura a 70 °C.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: Circa 3 giorni dopo la comparsa del corpo fruttifero (carpoforo).

Honey Mushroom

Original Area of the Raw Material:
Nutritional Intake: This mushroom has a high percentage of water and a good content of potassium, sodium, copper, manganese, zinc and selenium.
When it is fresh, it is rich in vitamin B (B1,B2,B3,B5 and B6), vitamin C, D2 and E.
As far as unsaturated fats, we have linoleic, oleic and αlinolenic acid. It also contains a high percentage of soluble fiber.
Period of transformation: rom the second week of October to the second week of November
Trivia: The mushroom’s scientific name indicates its aspect: Armillaria derives from Latin armilla (bracelet) which surrounds the stem, and Mellea (adjective related to honey) suggests the mushroom’s color.
Honey Mushroom is toxic when eaten raw because of some proteins called hemolysins, which are disabled after a 70° cooking.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata:
Periodo di raccolta: About 3 days after the appearance of the fruiting body

Fungo Champignon de Paris

Area di Origine:
Apporto Nutrizionale: Oltre l’alta percentuale di acqua, questo fungo è dotato di un buon contenuto in potassio, sodio, rame, cobalto, magnesio, nickel ed il raro a trovarsi litio.
Il fungo fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, del gruppo B (B1,B2,B3, B5 e B12), vitamina C e la vitamina D2 .
Come acidi grassi insaturi abbiamo l’ acido linoleico, l’ acido oleico, erucico e l’ acido αlinolenico. Tra gli antiossidanti presenti, si annoverano solo i tannini.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Marzo alla prima settimana di Maggio
curiosità: Se prendiamo i funghi Champignons freschi e li esponiamo al sole, dopo poche ore noteremo la formazione di alcune macchie giallo-marroncine sulla propria superficie; si tratta di varie reazioni che portano anche alla formazione della vitamina D2 o ergocalciferolo, vitamina di cui questo fungo ne è pieno ed è utile alla mineralizzazione ossea.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Biondo
Periodo di raccolta: Circa 2 settimane dopo l’inoculazione, con una media di 5 volate produttive per substrato.

Champignon Mushroom

Original Area of the Raw Material:
Nutritional Intake: Besides being very rich in water, this mushroom has a good content of potassium, sodium, copper, cobalt, magnesium, nickel and rare to find, lithium. The fresh mushroom is rich in vitamin A, B (B1,B2,B3,B5 and B12), vitamin C and D2. As far as unsaturated fats, we can find linoleic, oleic, erucic and αlinolenic acid. Tannins are the only antioxidants.
Period of transformation: From the second week of March to the first week of May
Trivia: If you put fresh Champignon Mushrooms in the sunshine, you can notice, after a few hours, the development of some yellowy brown spots on their surface: that is some sort of reaction which can lead to the forming of vitamin D or ergocalciferol, useful to bone mineralization and of which this mushroom is rich.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Biondo
Periodo di raccolta: About two weeks after seed time, with five more harvestings after the first one

Finocchio

Area di Origine: Egitto/ Palestina
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in potassio, sodio, manganese e ferro.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, del gruppo B (B2,B3,B5,B6 e B9) e vitamina C.
Tra le sostanze con funzione antiossidante (flavonoidi) abbiamo la rutina, la quercetina ed il kempferolo e suoi derivati. L’ aroma caratteristico di tale ortaggio è dato dalla presenza di un composto cumarinico detto anetolo. Il finocchio è inoltre ricco in fitoestrogeni, ossalati e purine.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Febbraio alla prima settimana di Marzo
curiosità: Il sapore del finocchio tende ad alterare la nostra percezione gustativa di altri cibi, o anche del vino. Gli osti veneziani secoli fa usavano servire finocchio per antipasto prima di proporre vino annacquato o scadente.
Da qui l’ origine del termine ‘’infinocchiare’’.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Palettone Bianco.
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Ottobre alla quarta settimana di Febbraio

Fennel

Original Area of the Raw Material: Egypt/Palestine
Nutritional Intake: Vegetable with a good content in potassium, sodium, manganese and iron. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B (B2, B3, B5, B6, and B9) and vitamin C. Among the antioxidants (flavanoids), there are quercitin, kaempferol and its derivatives. Its distinctive aroma is due to the presence of a coumarin compound called anethole. Moreover, fennel is rich in phytoestrogens, oxalate and purine.

Period of transformation: From the second week of February to the first week of March
Trivia: The flavor of fennel tends to alter our taste perception of food, even of wine. Centuries ago, Venetian Innkeepers used to serve fennels as a starter right before offering cheap or watered down wine.
This can easily explain the origin of the Italian word “infinocchiare” (from finocchio=fennel), that may be translated in the English “punked”.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Palettone Bianco.
Periodo di raccolta: From the first week of October to the fourth week of February

Fico

Area di Origine: Egitto
Apporto Nutrizionale: Frutta totalmente priva di sodio, ma ricca quasi 5 volte in più del potassio delle banane; buono il contenuto in fosforo, calcio, magnesio, ferro, cobalto e boro. Modesta la quantità di iodio posseduta.
Il frutto fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, del gruppo B (B1,B3,B5,B6) e vitamina C.
Come zuccheri troviamo fruttosio, glucosio, saccarosio, sorbitolo e maltosio oltre a fibre solubili (β-glucani) e non solubili mentre tra le sostanze con funzione antiossidante troviamo i tannini, l’ acido clorogenico e suoi derivati.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Agosto alla prima settimana di Settembre
curiosità: Plutarco ci informa che il fico anticamente era simbolo di conoscenza e verità, e si rivestiva di una valenza sacra. Dal frutto del fico deriva il termine sicofante (dal greco sukon , ‘’ fico’’ e phainein ‘’ mostrare’’ ), appellativo rivolto a coloro che nell’antichità denunciavano i furti di fichi dagli orti consacrati.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Fico Bianco Dottato.
Periodo di raccolta: Dalla quarta settimana di Luglio alla prima settimana di Settembre

Fig

Original Area of the Raw Material: Egypt
Nutritional Intake: The fig is completely sodium-free, but five times richer than banana in potassium. Good content of phosphorous, calcium, magnesium, iron, cobalt and boron. Modest quantity of iodine. The fresh fruit is rich in vitamin A, B1, B3, B5, B6, and vitamin C. Good presence of fructose, glucose, sucrose, sorbitol and maltose, soluble(β-glucan) and insoluble fiber, with antioxidants like tannins, clorogenic acid and its derivates.
Period of transformation: From the second week of August to the first week of September
Trivia: According to Plutharc, the fig was a symbol of knowledge and truth, and had a sacred value. The word sycophant derives from the fig tree fruit (from Greek sukon, “fig”, and phanein, “to show”), nickname for those who reported fig robberies from consecrated gardens.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Fico Bianco Dottato.
Periodo di raccolta: From the fourth week of July to the first week of September

Ciliegia

Area di Origine: Asia Minore
Apporto Nutrizionale: Possiedono un buon contenuto in potassio e fosforo.
Il frutto fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, del gruppo B (B3,B9) e vitamina C.
Come flavonoidi troviamo il kempferolo, mentre tra le sostanze antocianiche troviamo la cianidina-3-rutinoside che è un eccellente antiossidante e conferisce il colore rosso porpora al frutto. Tra le sostanze con funzione antiossidante troviamo l’acido gallico, l’ acido clorogenico e l’acido neoclorogenico.
Periodo di trasformazione: Dalla prima settimana di Maggio alla prima settimana di Giugno
curiosità: L’albero del ciliegio pare essere stato portato in Occidente da Lucio Licinio Lucullo (famoso buongustaio romano), nel 74 a.C. Il nome ciliegia sembra derivi dalla città Cerasunte o Ceraso in Turchia, dalla quale Lucullo avrebbe prelevato un esemplare di questa pianta.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Seconda Nera.
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Maggio alla prima settimana di Giugno

Cherry

Original Area of the Raw Material: Asia Minor
Nutritional Intake: Good content in potassium and phosphorous.
The fresh fruit is rich in vitamin A, B (B3,B9) and C. Good presence of flavanoids like kaempferol and antocyanic concentrations like cyanidine-3-rutinoside, an excellent antioxidant which gives the fruit its purple-red color. Among the antioxidants, we also have gallic, chlorogenic and neo-chlorogenic acid.
Period of transformation: From the first week of May to the first week of June
Trivia: The cherry tree was likely brought to the West by Lucius Licinius Lucullus (a famous Roman gourmet) in 74 B.C. The name “cherry” seems to come from the city of Cerasunte or Ceraso in Turkey, from which Lucullo would take a sample of this plant.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Seconda Nera.
Periodo di raccolta: From the first week of May to the first week of June

Broccoli Napoletani (Friariéllo)

Area di Origine: Bacino del Mediterraneo, tra Penisola Iberica e Sud Italia.
Apporto Nutrizionale: Altissimo il contenuto in calcio, a seguire poi il magnesio, fosforo, ferro.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine B (B1,B2) , tanta vitamina C e tanti flavonoidi e derivati ( tra cui quercitina). Quest’ ortaggio si caratterizza nel gusto amarognolo per la presenza dei glucosinolati, che hanno funzione antiossidante per l’uomo e fitocolorante per la pianta.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Ottobre alla prima settimana di Aprile
curiosità: Un’ipotesi circa il nome friariéllo afferma che la parola deriva dal castigliano friogrelos che significa broccoletti invernali.
Altri, invece, pensano che abbia origine da frijere che in napoletano significa friggere.
A sottolineare il legame tra questo ortaggio e la città di Napoli si ricorda che almeno fino al XVII secolo i Napoletani erano noti col nomignolo di magnafoglie (mangiafoglie) data la coltivazione che se ne faceva in città in particolare nella zona Vomero ( ò coll re friariell, il colle dei friariélli)) e l’uso culinario che ne facevano di questo ortaggio povero e pertanto accessibile a tutti.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Sessantino, insieme a Novantino e Centoventino.
Periodo di raccolta: Da Ottobre a Maggio

Neapolitan Broccoli (Friariéllo)

Original Area of the Raw Material: Mediterranean basin, between Iberian Peninsula and South of Italy
Nutritional Intake: Very high content of calcium, magnesium, phosphorus, iron. The fresh vegetable is rich in vitamin B (B1, B2), vitamin C and many flavonoids and derivates (like quercitine). It is characterized by bitterish taste thanks to glucosinolate, which is antioxidant for man and phyto-colouring for the plant.
Period of transformation: From the second week of October to the first week of April
Trivia: The word “friariello” may derive from Castillan “friogrelos”, which means “winter broccoli”. Also, it might arise from “frijere”, which in Neapolitan means “to fry”. Anyway, there’s a strong connection between this vegetable and the city of Napoli: as a matter of fact, until the XVII century, Neapolitans were called “magnafoglie” (literally “leaf-eaters”), because of the intensive friarielli cultivation on the Vomero Hill (so called “ ‘o colle d’e friarielli, the friarielli’s hill), as well as for its wide culinary use, since this vegetable was poor and affordable to everyone.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Sessantino, together with Novantino and Centoventino
Periodo di raccolta: From October to May

Albicocca

Area di Origine: Nord-Est della Cina.
Apporto Nutrizionale: Alto il contenuto in calcio, e buono il contenuto in manganese, magnesio, rame, potassio, fosforo, ferro, fibre solubili(β-glucani ) e insolubili oltre che una discreta percentuale di acido acetilsalicilico. Tra gli zuccheri presenti spicca il fruttosio ed il sorbitolo.
Il frutto fresco è ricco in vitamine B (B1,B3,B5,B6 e B9) , C , D3 , E, K1,carotenoidi(β-carotene), licopene e provitamina A.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Giugno alla seconda settimana di Luglio.
curiosità: L’albicocca in napoletano si chiama crisommola ( o crisuommolo); l’ origine etimologica è greca e deriva dalla fusione delle due parole chrysus e melon che si traducono in aureo pomo (pomo dorato).
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Pellecchiella, ima anche Fracassa e Vitillo.
Periodo di raccolta: Dalla seconda settimana di Giugno alla seconda settimana di Luglio.

Apricot

Original Area of the Raw Material: Northeast China
Nutritional Intake: High content of calcium, good content of manganese, copper, potassium, phosphorous, iron, soluble fiber (β-glucan), insoluble fiber, and a discrete percentage of acetylsalicylic acid. Good presence of fructose and sorbitol. The fresh fruit is rich in vitamin B (B1, B3, B5, B6, B9), vitamin C, D3, E, K1, carotenoids (β-carotene), lycopene and pro-vitamin A.
Period of transformation: From the second week of June to the second week of July
Trivia: The Neapolitan word for apricot is crisommola (or crisuommolo): its etymologic origin derives from the fusion of two Greek words, chrysus and melon, which are translated in aureo pomo (golden tomato).
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Pellecchiella, but also Fracassa and Vitillo
Periodo di raccolta: From the second week of June to the second week of July

Cipolla Ramata di Montoro M.C.G.

Area di Origine: Penisola Indiana
Apporto Nutrizionale: Ortaggio con buon contenuto in magnesio, ferro, fosforo, manganese e calcio. Tra gli zuccheri semplici riducenti troviamo il glucosio e il fruttosio insieme a fibra non solubile (fruttani). Tra i flavonoidi troviamo la quercetina e tra i composti solforati l’etanetiolo, il dietilsolfuro, il Setil tioacetato e il propantiolo-S-ossido, quest’ultimo responsabile dell’effetto lacrimatorio a seguito della reazione con l’ acqua negli occhi e formazione di acido solforico.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamine B1 e B2, vitamina C e vitamina E.
Periodo di trasformazione: Dalla seconda settimana di Ottobre alla quarta settimana di Novembre
curiosità: La Cipolla Ramata di Montoro MCG è così chiamata per i luminosi riflessi ramati delle tuniche esterne che la ricoprono.
Le proprietà benefiche di tale ortaggio erano intuite anche dagli antichi Romani: infatti i gladiatori dell’antica Roma vi si strofinavano il corpo per rassodare i muscoli, con la convinzione che ciò aiutasse anche a fluidificare il sangue ed a favorire le prestazioni atletiche.
Riferimenti al prodotto: http://www.cipollaramatadimontoro.it
Varietà principalmente utilizzata: Tondo Piatta
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Giugno alla terza settimana di Giugno, con stoccaggio fino ad Aprile.

Montoro Onion (Cipolla ramata di Montoro) C.G.M.

Original Area of the Raw Material: Indian Peninsula
Nutritional Intake: Vegetable with good quantity of magnesium, iron, phosphorus, manganese and calcium. Also rich in simple sugar like glucose, fructose, and insoluble fiber (fructans). Good percentage of flavanoids like quercitin, and sulfur compounds like ethanethiol, dimethylsulphide, setil-thioacetate and propanediol-oxid, responsible for the typical lacrimation effect. The fresh vegetable is rich in vitamin A, B1, B2, C and E.
Period of transformation: From the second week of October to the fourth week of November
Trivia: Montoro Onion (Cipolla Ramata di Montoro) C.G.M. is so called because of the bright coppery reflections of its outer skin. The beneficial properties were well-known to Romans: gladiators used to scrub their bodies with this vegetable to tone their muscles, convinced that it could help thin their blood and enhance athletic performance.
Riferimenti al prodotto: http://www.cipollaramatadimontoro.it
Varietà principalmente utilizzata: Tondo Piatta
Periodo di raccolta: From the first to the third week of June, with storage until April

Carciofo

Area di Origine: Penisola arabica
Apporto Nutrizionale: Good potassium content, with sodium, calcium, magnesium and phosphorus. The fresh vegetable is rich in vitamin B (B1, B3, B5, and B9), vitamin K1 and beta carotene. It is also rich in flavonoids like rutin, quercitin, Ψ-taraxasterolus, luteolin and soluble fiber like inulin. Full of antioxidant like cynarine, caffeic acid and chlorogenic and neoclorogenic acid. Also, among the polyphenols it is rich in tannins.
Periodo di trasformazione: From the first week of April to the fourth week of May.
curiosità: The scientific name of these little artichoke is Cynara Scolymus: Cynara derives from greek “ash” and Scolymus means thorny, pointed just like the artichoke’s leaves.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Violetto Precocissimo di Foggia.
Periodo di raccolta: Dalla prima settimana di Ottobre alla quarta settimana di Maggio

Artichoke

Original Area of the Raw Material: Arabian Peninsula
Nutritional Intake: Good potassium content, with sodium, calcium, magnesium and phosphorus. The fresh vegetable is rich in vitamin B (B1, B3, B5, and B9), vitamin K1 and beta carotene. It is also rich in flavonoids like rutin, quercitin, Ψ-taraxasterolus, luteolin and soluble fiber like inulin. Full of antioxidant like cynarine, caffeic acid and chlorogenic and neoclorogenic acid. Also, among the polyphenols it is rich in tannins.
Period of transformation: From the first week of April to the fourth week of May
Trivia: The scientific name of these little artichoke is Cynara Scolymus: Cynara derives from greek “ash” and Scolymus means thorny, pointed just like the artichoke’s leaves.
Riferimenti al prodotto:
Varietà principalmente utilizzata: Violetto Precocissimo of Foggia
Periodo di raccolta: From the first week of October to the fourth week of May
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PER UN PRODOTTO DI QUALITÀ OCCORRE SELEZIONARE L’ECCELLENZA

Se la tradizione è la voce dei ricordi, degli usi e dei costumi di una realtà, Sole e Terra del Vesuvio Srl propone quanto di meglio offre questo angolo ancora incontaminato di Campania Felix.
La nostra azienda opera in una filiera corta, producendo, conservando e commercializzando conserve ortofrutticole tipiche dell’area vesuviana; il nostro lavoro mira a selezionare le migliori materie prime, rivalutare la filiera gastronomico-conserviera, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e adoperando le moderne competenze nel campo agroalimentare.
La sede è ubicata alla pendici del Vesuvio, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.
FOR A PRODUCT OF SUPERIOR QUALITY, WE NEED TO SELECT THE EXCELLENCE
If tradition is the voice of memories, costumes and habits of a people, Sole e Terra del Vesuvio LLC, offers the very best that this unspoilt corner of Campania Felix can give.
Our Company works on a short supply chain, producing, preserving and marketing canned fruit and vegetables from Vesuvian area; our work aims to select the best raw materials, re-evaluate the sector of gastronomic and canned food respecting the seasonal products and using modern competence in agri-food field.
We are on the slopes of Vesuvius, in the heart of its National Park.
PRODOTTI CON IL CUORE
“Prodotti privi di OGM, conservanti ed esaltatori di sapidità”
Dal campo alla tavola, senza far uso di semilavorati, per il piacere di poter presentare un prodotto creato da mani italiane che hanno lavorato un prodotto fresco, coltivato su suolo italiano. Per noi questo è il Made in Italy!
MADE WITH PASSION
“Our products are GMOs free, have no preservatives and flavour enhancers.”
From farm to fork, with no semi-finished goods, for the pleasure to present a product created by Italian hands that have worked on a fresh produce, cultivated on Italian soil. That’s Made in Italy for us!

I NOSTRI PRODOTTI


I Classici
I Ricettati
I Nudi
L'oro rosso del Vesuvio
Le antiche ricette vesuviane
I pestati
Pomo d'oro
Le buone conserve

OUR PRODUCTS


The classics
Special recipes
The naturals
Vesuvius red gold
Vesuvian ancient recipes
the pestos
the golden apple
the good preserves

Storia

Storia

per ottenere un prodotto di qualità occorre selezionare l’eccellenza
Selezioniamo solo i migliori
Dal campo alla tavola
Prodotti con il cuore
COSA FACCIAMO?
Il nostro lavoro si inquadra in una cornice territoriale dalla storia millenaria, dotata di un clima e di una ricchezza dei terreni di origine vulcanica alla base della grande diversità di fauna e flora esistente. Tale diversità è declamata sin dai tempi degli antichi Romani, fino a Giacomo Leopardi.

Questa è la patria del pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, ma anche dei friarièlli, di quaranta varietà di albicocche e di molta altra biodiversità; per fortuna, dopo decenni di stallo dell’agricoltura vesuviana, pare che si stia avendo un’inversione di tendenza a favore dei giovani e di un sempre più richiesto agroalimentare di qualità, di cui noi vogliamo esserne testimoni attivi.

La nostra attenzione per l’agroalimentare parte da lontano

NEGLI ANNI ’50
Verso la fine degli anni ’60 Ciro Pentella, un noto e stimato commerciante sommese, nonché nonno degli attuali soci della Sole e Terra del Vesuvio srl, sulla base di quanto visto durante l’esperienza bellica oltreconfine, decise di impiantare a Somma Vesuviana la prima fungaia, sfruttando le cavità naturali offerte da alcune grotte site su terreni perimetrali alla cinta muraria del rione Casamale; nacque così quella che sarebbe stata destinata a diventare la prima fungaia del Sud Italia per la coltivazione del fungo Champignon (Agaricus Bisporus).

NEGLI ANNI ’90
Domenico Nocerino, genero del Pentella avvia la produzione su scala industriale di funghi Pleurotus Ostreatus;
NEL 1994
Inizia a sperimentare insieme alla figlia Rosamaria la possibilità di trasformare i funghi in sottoli

NEL GIUGNO 2006
Nasce l’azienda individuale Sole e Terra del Vesuvio, che si svilupperà fino a diventare nel luglio 2014 Sole e Terra del Vesuvio srl dei Fratelli Nocerino, Michele e Rosamaria.

SELEZIONIAMO SOLO I MIGLIORI
Oggi come all’inizio, Sole e Terra del Vesuvio srl basa il suo ‘codice etico’ sull’obiettivo di far conoscere a un pubblico sempre più ampio gli splendidi risultati ottenibili quando si coniugano insieme ingredienti quali:
1. La rivalutazione gastronomico-conserviera della tradizione agroalimentare
2. Il rispetto della stagionalità e della tipicità dei prodotti
3. Le adeguate competenze delle tecnologie di trasformazione

OUR STORY

for a higher quality product, we need to select the excellence
We only select the Best
From Farm to Fork
Made With Passion

WHAT DO WE DO?
Our work is framed in an area with an age-old history. This particular area has a climate and rich volcanic soils which are the basis of the diverse array of local fauna and flora. This diversity has been declared since the Romans, up to the poet Giacomo Leopardi.

This is the home of Vesuvio’s PDO (PROTECTED DESIGNATION OF ORIGIN) Piennolo Cherry Tomato, Pomodorino del Piennolo, but also the home of friarielli, fourty varieties of apricots, and much more bio-diversity; thankfully, after decades of deadlocks in vesuvian agriculture, this trend has been reversed to help young people and get an improved and high quality food. And we just would like to witness this trend.
Our focus on the agri-food sector began a long time ago.

DURING THE 1950’S
In the late 1960’s Ciro Pentella, a known and respected trader from Somma Vesuviana (as well as the grandfather of the current partners of Sole e Terra del Vesuvio LLC), based on what he had experienced abroad during World War II, decided to plant the first cultivation of mushrooms in Somma Vesuviana. To do this, he exploited the natural cavity of some caves situated on the boundary walls of Rione Casamale: the first plantation of Champignon mushroom (Agaricus Bisporus) in the South of Italy was born.
DURING THE 1990’S
Domenico Nocerino, Ciro Pentella’s son-in-law, starts the production of the Pleurotus Ostreatus mushroom on an industrial scale.
IN 1994
with his daughter Rosamaria, he starts to manufacture the first mushrooms in oil.
JUNE 2006
The company Sole e Terra del Vesuvio was born. It will grow up to become Sole e Terra del Vesuvio, LLC of the Nocerino brothers, Michele and Rosamaria, in July 2014.
WE ONLY SELECT THE BEST
Today still Sole e Terra del Vesuvio LLC bases its ethical code on a target: let everyone know the splendid results achieved when these elements are together:
1. The revaluation of canning goods in traditional agri-food
2. The respect of seasonal products and their peculiarity
3. Appropriate competences of processing technologies

IL TERRITORIO

IL TERRITORIO


‘’Nelle sue falde si fanno i vini più squisiti chiamati da’ Napoletani Lagrima e Greco, e frutta le più delicate; e ciò si attribuisce alle ceneri che cadono dal Monte sul sottoposto terreno, le quali impregnate di solsi, e mischiate colle acque piovane rendono fertilissime le campagne, e più saporose l’erbe e le frutta’’

IL VESUVIO, UNO TRA I VULCANI PIÙ FAMOSI DEL MONDO

Così scriveva lo storico e scrittore Giuseppe Sigismondo, affascinato dalla vitalità di una terra tanto martoriata dai cataclismi, ma altrettanto vitale e benevola. Nel nostro territorio alberga un ospite tanto noto quanto temuto, ossia il Vesuvio, uno tra i vulcani più famosi del mondo, alto circa 1281 m e che ha alle spalle millenni di storia.

Il Vesuvio è stato protagonista di molte opere letterarie nel corso dei secoli; l’etimo del nome italico Vesuvius deriva dalle radici indo-europee *aues (illuminare) o *eus(bruciare). Il ceppo nominale *Uěsěuo- si è modificato col tempo in Věsēvus. Il Vesuvio costituisce il più importante complesso vulcanico attivo dell’Europa continentale e si trova a circa 17 km a Sud-Est da Napoli; bisogna dire che le vicende di questa antica regione, denominata dai romani come Campania Felix per la mitezza del clima, fertilità del suolo e bontà dei suoi prodotti, sono sempre state legate indissolubilmente con le manifestazioni di attività del vulcano stesso: movimenti tellurici ed eruzioni vulcaniche.

Secondo gli studiosi, le popolazioni che vivevano alle falde del Vesuvio prima del I° secolo a. C., erano del tutto inconsapevoli che tale vulcano fosse attivo e pericoloso a causa delle possibili violente eruzioni di lava, anche se alcuni letterati greci, primo tra tutti lo scrittore Strabone e poi Diodoro Siculo, nel I secolo a. C., avevano ben individuato il profondo nesso tra “il fiume di fuoco (lava) e Vesuvio”. I successivi intellettuali latini, Seneca, Sisenna, Plinio il Vecchio, Vitruvio, Virgilio, Columella ed altri, ignari che il gigantesco monte avesse un passato di sconvolgenti eruzioni, lo battezzarono come locus amoenus, ossia inizialmente lo apprezzarono per i suoi giardini, per la sua coltivazione orticola e per la sua notevole attività vinicola.

Il noto poeta contemporaneo Giacomo Leopardi, definisce il nostro Vulcano come Sterminator Vesevo e ricorda che :
17.Questi campi cosparsi
18.di ceneri infeconde, e ricoperti
19.dell’impietrata lava,
20.che sotto i passi al peregrin risona;[…]
24.fur liete ville e colti,
25.e biondeggiàr di spiche, e risonaro
26.di muggito d’armenti;
27.fur giardini e palagi,
28.agli ozi de’ potenti
29.gradito ospizio; e fur città famose
30.che coi torrenti suoi l’altero monte
31.dall’ignea bocca fulminando oppresse
32.con gli abitanti insieme

(La ginestra o il fiore del deserto, 1836)

Allo stato attuale, il vulcano è in fase di quiescenza; si limita ad emettere visibili fumarole all’interno del cratere e le sue falde sono intensamente abitate e coltivate. Case, alberghi, ristoranti, villette, palazzi, hotel e uffici sono stati edificati fino a 700 metri di altura, pertanto l’edilizia è ampiamente sviluppata attorno al vulcano. Per quanto riguarda l’altezza ed il profilo del Vesuvio, esse hanno subito nel corso dei millenni evidenti variazioni, a causa delle successive eruzioni e degli innalzamenti ed abbassamenti del suolo.

Ciò che indubbiamente cattura l’occhio dell’osservatore è il favoloso panorama che è offerto dalla cima del vulcano. Dalla sua altura, guardando verso il basso, è possibile ammirare di fronte a sé il mare di Torre Annunziata, tutto il Golfo di Napoli, la Penisola Sorrentina, Castellammare di Stabia, Torre del Greco, Capri, Procida ed Ischia. Di sera la vista è ancora più suggestiva poiché il tutto è illuminato dalle luci dei lampioni, dallo scintillio delle stelle e dalla luminosità della luna che si riflette in tutta la sua bellezza, nelle acque del Golfo di Napoli che bagna i diversi paesi vesuviani.

Quando si parla di Vesuvio, si intende il complesso Somma –Vesuvio, ossia il vulcano insieme al Monte Somma; bisogna dire tuttavia che i territori vesuviano e sommano si differenziano per alcuni aspetti ambientali e si accomunano per altri, in particolare per la forte antropizzazione che caratterizza i versanti più bassi di entrambi i rilievi. Per quanto attiene le differenze, va detto che il primo si presenta più arido e assolato, con una tipica vegetazione spontanea di tipo mediterraneo, pinete e boschi di leccio;

il secondo è più umido con una vegetazione boschiva che ricorda quella di tipo appenninico, con boschi misti di castagno, querce, betulle, acacie ed aceri.

L’opera di colonizzazione dei suoli lavici ha inizio poco dopo il raffreddamento ed è dovuta al lichene pioniere Stereocaulon Vesuvianum, di colore grigio il quale è il primo essere vivente ad insediarsi sulla lava raffreddata preparando il suolo per l’attecchimento delle piante. Ricopre interamente le lave vesuviane e le colora di grigio, facendo assumere alla lava riflessi argentati nelle notti di luna piena.

L’elenco floristico comprende ben 906 specie diverse; tra esse è da segnalare anche l’alto numero di specie di orchidee, ben 23, e la ginestra, presente anch’essa in diverse specie: Genista tinctoria, Genista aetnensis, quest’ultima importata dall’Etna nel 1906 e oggi ampiamente distribuita su tutto il territorio vesuviano.



IL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

Il Parco Nazionale del Vesuvio nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 e rappresenta una riserva di biosfera del MAB Unesco(Man and the Biosphere). Viene istituito al fine di conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, i biotipi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano. Le finalità comprendono anche:

1) l’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali;

2) La promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili;

3) La difesa e ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici.

Nel caso del Parco Nazionale del Vesuvio, i compiti e le valenze si fanno decisamente più ampie tenendo conto il fatto che si tratta di dover difendere e valorizzare il vulcano più famoso del mondo, ma, nel contempo, anche uno dei cinque vulcani più pericolosi al mondo per la fortissima conurbazione urbana che negli anni si è andata formando intorno ad esso.

Il Parco Nazionale del Vesuvio rappresenta quindi un’anomalia nel panorama dei Parchi naturali europei, una sorta di scommessa dell’ambientalismo mondiale tesa a recuperare la selvaticità e il fascino del Vesuvio e del Monte Somma, strappandolo all’incredibile degrado cui era pervenuto. Sotto il profilo mineralogico il territorio del parco è celebre per essere uno dei territori più ricchi di minerali del pianeta. Sotto il profilo vegetazionale e floristico la ricchezza trofica dei suoli lavici ne fa una delle aree più ricche di specie in rapporto alla ridotta estensione.

Sono note ben 906 specie vegetali per il complesso vulcanico Somma-Vesuvio, tra queste figurano la Betulla, l’Ontano Napoletano, l’Elicriso Litoreo, la Valeriana Rossa, oltre a più di venti specie di orchidee, a molte piante della macchia mediterranea. Anche la fauna è particolarmente ricca sia tra gli invertebrati, numerose ad esempio sono le farfalle diurne presenti con 44 specie, che tra i vertebrati con la nidificazione, tra l’altro vi sono la poiana, lo sparviere, il gheppio, il pellegrino, il corvo imperiale, e la presenza della volpe, della faina, della lepre, del coniglio selvatico e del topo quercino.

La ricchezza dei suoli lavici su cui si estende il parco fa del Somma-Vesuvio, come per gli altri vulcani in genere, una terra ricchissima per l’agricoltura, con la coltivazione di varietà che acquistano caratteristiche organolettiche uniche. E’ il caso dell’albicocca vesuviana, presente con numerose varietà colturali, delle ciliegie, dell’uva, da cui si ricava il vino D.O.C. Lacryma Christi e l’uva Catalanesca, dei pomodorini del piennolo. Nell’area è possibile osservare i depositi di diverse eruzioni storiche e le forme generate dall’azione degli agenti esogeni sulle originarie coltri piroplastiche. Questi depositi sono poi stati lentamente colonizzati dalla vegetazione: si osserva quindi una successione dei tipi di vegetazione che operano questo tipo di colonizzazione, a partire dal primo anello della catena, un lichene detto Stereocaulon Vesuvianum; da citare la famosa ginestra decantata dal poeta G. Leopardi nella sua celebre poesia. Il Parco occupa una superficie di 8482 ettari ed interessa il territorio di 13 comuni: Ercolano, Torre del Greco, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno, S.Giuseppe Vesuviano, S.Anastasia, Ottaviano, Somma Vesuviana, Pollena Trocchia, Massa di Somma e S. Sebastiano al Vesuvio.

THE TERRITORY


“On its slopes the most exquisite wines are made, called by Neapolitans Lacryma and Greco, and the most delicate fruits; and that is due to the ashes that fall from the Mountain on the soil below, which is soaked in “solsi”. And the ashes, mixed with the rain, make the land highly fertile and its herbs and fruits so delicious”.

THE VESUVIUS, ONE OF THE MOST FAMOUS VOLCANOS IN THE WORLD
So wrote the writer and historian Giuseppe Sigismondo, fascinated by the vitality of a land tormented by cataclysms, and still so gracious and full of life. We have in our land a well-known and feared guest, the Vesuvius, one of the most famous volcanos in the world, 1281 meters high, with a history spanning thousands of years.


Vesuvius has been the protagonist of many literary works through the centuries: the origin of its name comes from the Indo-European roots *aues (to light up) or *eus (to burn). The nominal strain *Uěsěuo- s has been modified through times in Věsēvus. The Vesuvius volcanic complex is the most important of the whole continental Europe, and it is located 17 km south-east from Napoli. The events that took place in this ancient region, called by Romans Campania Felix for its climate, its rich soil and delicious products, have always been closely connected with the Volcano and its activity.

According to scholars, the populations that lived on the slopes of Vesuvius before the 1st century B.C. were completely unaware of the dangerous nature of the volcano, even if some Greek scholars like Strabone and Diodoro Siculo, had guessed the strong connection between “the river of fire (lava) and Vesuvius”. Later, Latin scholars like Seneca, Sisenna, Plinio the Old, Vitruvio, Virgilio, Columella and many others, unaware of the turbulent and eruptive past of the volcano, named it “locus amoenus”: they loved it for its beautiful gardens and delicious fruits and vegetables, as well as for its remarkable wine making.

The famous poet Giacomo Leopardi defined our volcano as “Vesuvius, Exterminator terrible”, and writes: :

17. These fields with barren ashes strown,
18. And lava, hardened into stone,
19. Beneath the pilgrim’s feet, that hollow sound,
20. Where by their nests the serpents coiled (…)
21. Were cheerful villages and towns,
22. With waving fields of golden grain,
23. And musical with lowing herds;
24. Were gardens, and were palaces,
25. That to the leisure of the rich
26. A grateful shelter gave;
27. Were famous cities, which the mountain fierce,
28. Forth-darting torrents from his mouth of flame,
29. Destroyed, with their inhabitants.

(The Ginestra, or the Flower of the Wilderness.)
At the moment, the volcano is in a dormant state: just some fumaroles inside the crater, and all the area around is intensely cultivated and populated. Houses and hotels, restaurants, buildings and small villas have been built up to 700 meters above the sea level. The height and the shape of Vesuvius have been modified through the centuries because of the eruptions and the movements of the soil.

The eye of the beholder is caught by the fabulous view from the top of the volcano. From its height, looking downwards, you can admire the beautiful Gulf of Napoli, the sea in front of Torre Annunziata, the Sorrento Coast, Castellammare di Stabia, Torre del Greco, Capri, Procida and Ischia. In the evening this beautiful sight becomes much more suggestive, as everything is illuminated by the street lamps and by the moon and the stars reflecting in the sea around the Gulf.

When we talk about the Vesuvius, we refer to the whole complex Somma-Vesuvius, that is the Volcano and the Mount Somma; anyway, these two areas feature different but also similar aspects, especially the strong anthropization which is the main peculiarity of both gentle hills. The Vesuvius area is drier and sunny, characterized by wild Mediterranean vegetation with pine forests and holm oaks. The Mount Somma, on the other hand, shows the typical Apennine vegetation, with chestnut woods, birch trees and maples.

The colonization of the volcanic soil began shortly after the cooling. It is due to the Stereocaulon Vesuvianum lichen, which was the first living being to settle on the cool lava, and prepared the soil for the rooting of plants. It completely covers the Vesuvian lavas, giving them a grey color and covering the lava with silvery sheen.

The flower list includes 906 different species, with 23 types of orchids and several species of brooms: Genista tinctoria, Genista aetnensis, the latter imported from Etna in 1906 and nowadays distributed throughout the Vesuvian area.



THE VESUVIUS NATIONAL PARK

The Vesuvius National Park was officially born on June 5th, 1995. It represents a biosphere reserve of MAB Unesco (Man and Biosphere). The park aims to preserve both animals and plants species, their associations, the geological peculiarities, the beauty of the landscape and the ecological balance of the whole area. It also aims to:

1) The application of suitable methods of administration or environmental restoration able to create an integration between man and natural environment, protecting anthropological, historical and traditional values and respecting agricultural and pastoral activities;

2) Promoting educational activities, training and scientific research;

3) Defending and rebuilding hydro-geological balance.

Concerning the Vesuvius National Park, our task is difficult because we want to defend and enhance the most famous volcano in the world. At the same time it is also one of the most dangerous because of the dense urbanization around it.

The Vesuvius National Park represents an anomaly between all the natural European parks: something of a gamble of global environmentalism which aims to recover the appeal and the wild side of this area and save it from a horrible decay. Moreover, the soil of this area is famous for being one of the richest of minerals all over the world, even considering the small extension of the territory.

We know 906 different species of plants only in this area: between these we have the birch trees, the Neapolitan alder, the red valerian , the helichrysum Litoreo and more than 20 different orchids. The fauna is rich especially among the invertebrates, with 44 species of butterflies, and other animals such as the buzzard, the sparrowhawk, the raven, foxes, hares, wild rabbits and the garden dormouse

The wealth of the lava soil makes the agriculture unique and peculiar because the products are characterized by unique features. This is the case of the Vesuvius apricot, which is cultivated with different methods, the famous Piennolo Cherry Tomato (“Pomodorino del Piennolo”), but also cherries and grapes from which the Lacryma Christi wine and Catalanesca grape are made. We can easily observe the effects of the volcano’s eruptions throughout the centuries on the soil of this area from the first link in the chain, a lichen called Stereocaulon Vesuvianum. The park occupies an area of 8482 hectares and includes 13 municipalities: Ercolano, Torre del Greco, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno, S.Giuseppe Vesuviano, S.Anastasia, Ottaviano, Somma Vesuviana, Pollena Trocchia, Massa di Somma e S. Sebastiano al Vesuvio.

MISSIONE E VISIONE

ll nostro sistema di qualità si basa su una rigida selezione delle materie prime

La domanda di agroalimentare di qualità è in ascesa negli ultimi anni, complice anche l’espansione commerciale del settore ristorativo.

ll nostro sistema di qualità si basa su una rigida selezione delle materie prime, coltivate direttamente nelle zone di produzione e, in vari casi, sul controllo dei trattamenti fitofarmacologici adoperati durante la gestione delle singole colture, avvalendoci di adeguate competenze (consulenti agronomici) e rigidi controlli sulla qualità durante tutte le fasi produttive.

Sole e Terra del Vesuvio NON si avvale in nessuna fase del processo produttivo di:
Dolcificanti sintetici (edulcoranti)
Esaltatori di sapidità
Organismi Geneticamente Modificati
Coloranti
Il merito sta nel poter realizzare un controllo estensivo sui metodi di produzione delle materie prime, ma anche intensivo sul nostro sistema produttivo. Non facendo uso di semilavorati, ma partendo dal prodotto crudo, nel giro di qualche anno si renderà obbligatoria la realizzazione di un laboratorio di analisi interno, per poter eseguire analisi a maggior tutela dell’utente finale. Il nostro cardine rimane la qualità, ma ad essa si dovrà abbinare una maggiore elasticità per adeguarla ad ogni possibile esigenza di mercato, sia di tipo logistico che pratico.

I nostri punti di forza si possono riassumere in 3 concetti dinamici:

• Innovazione di prodotto
• Innovazione di processo
• Minimalizzazione dei criteri di lavorazione
Our quality system is based on a strict selection of raw materials

The request for a quality agri-food is a growing phenomenon in recent years, thanks also to the expansion of catering industry.

Our quality system is based on a strict selection of raw materials, directly cultivated in their producing area. Sometimes we also control the treatments used for the crops thanks to our gastronomic consultants and to strict quality tests during the phases of production.

During the production phase Sole e Terra del Vesuvio SHALL NOT USE:
Artificial sweeteners
Flavour enhancers
GMOs
Food coloring
Our merit is in the wide and intense monitoring of the processing operation of raw materials. Making no use of semi-finished products will force the realization of an internal analysis laboratory, in order to perform even more careful monitoring. Quality remains our main focal point, with a greater flexibility ready to any market need.

Our strength can be summed up as follows:

• Product innovation
• Process innovation
• Minimizing the processing criteria

LA PRODUZIONE AGRICOLA

La terra vesuviana è sempre stata celebrata sin dal passato in tante opere per la sua vitalità: Strabone (Geografia, Libro V, 48) descrive il paesaggio d’età augustea: “[..] tutto il golfo è trapunto da città, edifici, piantagioni, così uniti fra loro, da sembrare (dal mare) un’unica metropoli”. Questa terra rigogliosa e ricca è stata lodata nelle opere di Virgilio, Plinio, Seneca, Columella, Catone ed altri che apprezzarono le terre vesuviane per i giardini, le sontuose ville di cui Pompei ne è la testimonianza per la coltivazione sia fruttorticola che vinicola. Lo stesso Marziale (I sec d.C.) scrisse: «Haec iuga quam Nysae colles plus Bacchus amavit» (Bacco amò queste colline piú delle native colline di Nisa) a sottolineare la fertilità di terre tanto generose da fornire allora le uve da cui oggi si producono numerosi vini a marchio protetto. A proposito di vino, va detto che nei campi vesuviani è rimasto tuttora vivo l’antico culto latino per il vino. Infatti fino ai 400-500 m di altura domina la vite. Alle falde del vulcano sono coltivate l’uva Falanghina del Vesuvio, la Coda di Volpe (chiamata localmente Caprettone) e il Piedirosso del Vesuvio, dalle quali si ricava il famoso Lacryma Christi, un vino dall’odore gradevolmente vinoso e dal sapore secco e aromatico. Un cenno particolare va fatto all’ uva Catalanesca, ottima uva da tavola per la sua polpa carnosa e zuccherina, che si coltiva in piccole quantità per lo più alle falde del Monte Somma. Da essa se ne ricava un vino singolare dal colore opaco e retrogusto forte.

L’agricoltura vesuviana, grazie al suolo lavico ricco di minerali quali silicio, ferro, fosforo e potassio, all’ottimo drenaggio, alla scarsità di sostanza organica assimilabile ed al clima mediterraneo, se da un lato è caratterizzata da rese di produzione basse, è da considerarsi unica per varietà di produzioni e per originalità di sapori. Per la frutticoltura costituiscono prodotti tipici le albicocche e le ciliegie, di cui se ne annoverano antiche varietà. Tra le circa quaranta specie di albicocche esistenti le più conosciute sono la Pellecchiella, che è considerata la migliore per il suo gusto particolarmente dolce e per la compattezza della polpa, la Boccuccia liscia di sapore agrodolce e la Boccuccia spinosa, così detta per la buccia meno liscia, la Cafona e la Carpone con sapore zuccherino. Tra le altre cultivar, tutte molto gustose, sono da ricordare: Baracca, Vitillo, Panzona, San Francisco, Prevete Bello, Fracasso, Stradona, Prete, Pazza, Palummella, San Castrese, Portici, Ceccona e le Taviello. Le ciliege, meno numerose, sono coltivate per lo più alle falde del Monte Somma. Tra le più famose ricordiamo la ciliegia Malizia, con polpa rossa e consistente dal gusto succoso e aromatico, la Seconda Nera con polpa molto scura e la ciliegia del Monte che è considerata la migliore da tavola: ha colore giallo e rosso e la polpa è chiara, succosa e profumata. Altre pregiate colture frutticole sono rappresentate dai fichi, arance, limoni, mela-cotogne. Merita rilievo la presenza di un discreto numero di varietà di piante di ulivo.

Altro prodotto tipico degno di nota è il famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P.; si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali. Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio(pomodori da serbo). Riposti in luoghi asciutti e lontano dai raggi del sole, maturano lentamente, conservando la polpa gustosa e succulenta, protetta dalla buccia che appassisce. I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli , la cui versatilità gastronomica sta conoscendo nuova vita negli ultimi anni.

Tra le colture orticole sono da segnalare, oltre a fave, piselli, zucchine, cavolfiori, i cosiddetti friariélli, broccoli dal gusto forte ed amarognolo che nella cucina napoletana sono l’ideale per condire pasta, carne o la stessa pizza i quali, stanno riscuotendo sempre maggior successo per la versatilità di preparazioni gastronomiche possibili.

Oggi la condizione in cui si trova la produzione agricola è migliorata dopo una fase di stallo durata decenni; dopo l’abbandono delle campagne verso le città, si sta registrando un’inversione di tendenza mossa dal desiderio di riscoperta di sapori antichi e spinti da una sempre più dilagante omologazione dell’offerta agroalimentare. Ciò sta favorendo il ritorno al cibo lento, permettendone di rivalutare sia le potenzialità culinarie che le ricadute positive che tali riscoperte potrebbero avere sul comparto agroalimentare in termini occupazionali e produttivi.

Con il continuo mutare delle esigenze di mercato, e volendo perseguire una logica di maggiore considerazione del settore primario, ci si deve porre come presupposto quello di accorciare la filiera produttore-consumatore saltando i passaggi dell’intermediazione. Su questo concetto prende spunto la nostra filosofia produttiva, improntata sull’idea di porsi come produttore di alcune materie prime autoctone, trasformatore e distributore delle stesse, in modo da unire i due vertici della filiera senza aggiungere passaggi di mano che graverebbero solo ed esclusivamente al portafogli del consumatore finale.

Per poter realizzare tale progetto è necessario un piano di investimento e recupero dei terreni agricoli disponibili, fatto che è reso complicato in quanto ci si trova in un territorio in cui i fondi agricoli sono estremamente parcellizzati, difficilmente raggiungibili ed impiantati con colture caratterizzate da scarse rese di produzione.

E’ auspicabile che in un futuro prossimo la presa di coscienza collettiva che un’agroalimentare di alta qualità, con prodotti di provenienza nota e certificata, a prezzi assolutamente nella norma, possa fungere da volano per rimettere in moto un comparto limitato anche da carenze di organico: se si pensa solo al settore primario, l’età media dei pochi agricoltori rimasti è oltre i 45 anni mentre se si pensa ad un settore conserviero che trasformi in loco i prodotti autoctoni, esercitando inoltre un’azione di marketing, commercializzazione ed informazione circa il dietro le quinte che caratterizza ogni singolo prodotto finito, non si annoverano precedenti degni di nota nella nostra zona. Un motivo in più per provarci e crederci convintamente.

AGRICULTURAL PRODUCTION

The Vesuvian area has always been celebrated for its strong vitality since its ancient past, in many literary works. Strabone (Geografia, Libro V, 48) describes the landscape during Augustan Age: “(…) all the Gulf is full of cities and plantations so close to each other, to look like (from the sea) a huge metropolis”. The works of Seneca, Virgilio, Plinio, Catone and Columella have been praised this rich and flourishing land, with its gardens, its splendid patrician villas of which Pompeii bears witness. Marziale wrote in the 1st century A.C. : «Haec iuga quam Nysae colles plus Bacchus amavit» (Bacchus loved these hills more than his native place, Nisa), to emphasize the fertility of such a generous land which can still give us the same grapes to produce protected brand wines. The ancient Latin cult for wine is still alive: the vines dominate up to the 400-500 meters. On the slopes of the volcano we can find the Falanghina, the Coda di Volpe (also called Caprettone), and the Piedirosso del Vesuvio, from which the famous Lacryma Christi is obtained. It is a pleasant wine with characteristic odor, dry and aromatic taste. The Catalanesca grape is worth a special mention: a sweet table grape, cultivated in small quantities on the slopes of Mount Somma. A very special and peculiar wine derives from this grape, with matt color and strong aftertaste.

The Vesuvian agriculture, thanks to the lava ground rich in minerals, to the excellent draining and to the Mediterranean climate, is considered unique for the variety and the special original taste of its products. Apricots and cherries are typical products, some of them are very ancient. Among the 40 different species of apricots we have the Pellecchiella, which is considered the best for its sweet taste and its firm flesh; the smooth Boccuccia with its bittersweet taste, the thorny Boccuccia, the Cafona and the Carpone with their sweet flavour. We also have to mention the Baracca, the Vitillo, the Panzona, the San Francisco, the Prevete Bello, the Fracasso, the Stradona, the Prete, the Pazza, the Palummella, the San Castrese, the Portici, the Ceccona and the Taviello. The cherries are fewer and mainly cultivated on the slopes of Mount Somma. Among them we can find the famous Malizia, with red and firm flesh, juicy and aromatic flavour,; the Seconda Nera with dark flesh; the Ciliegia del Monte, which is considered the best table cherry, red and yellow with light-colored pulp. Olive trees, fig, orange, lemon and quince trees are valuable cultivations.

The famous “Pomodorino del Piennolo” (Piennolo Cherry Tomato, PDO)is another remarkable typical product. It is a little, round, pointed tomato, with a sweet and acidulous taste due to the concentration of sugar and mineral salts. In the country tradition it is picked in summer, tied in a circle on a plant fiber twine, then stored in dry places far from the sun rays. In this way, tomato matures slowly, its pulp gets tasty and juicy, protected by the peel gradually drying. The bunches of tomatoes are so called “piennoli”, and their gastronomic versatility has given them new life in the last few years.

Among the vegetables crops we have peas, cauliflowers, broad beans, zucchinis, and the so called “friarielli”: a versatile variety of broccoli with a strong and bitterish flavour, frequently used in the Neapolitan cuisine to prepare pasta, meat dishes or pizza.

Today, after a decade of standstill, the conditions of the agricultural production has improved. After the desertion of rural areas in favour of the city, there is a trend reversal due to the rediscovery of ancient tastes. This means returning to slow food, to its culinary possibilities, and the likely positive consequences for the agri-food sector in terms of employments and production.

With the changing market needs and an increased attention to the farming sector, the phases from the producer to the consumer should take place without intermediaries. Our philosophy is inspired by this simple concept: we want to produce some indigenous raw materials, transforming and distributing them directly without affecting their final price. In order to realize this project, it is necessary to plan the investments and recovery the available agricultural soils. This is very difficult because of the strongly parceled agricultural funds, difficult to reach and whose crops are very poor. We hope, for the future, in a strong collective awareness: a high quality agri-food, with affordable prices and a known and certified origin, could be the chance to kick-start this sector. Unfortunately, the average age of the farmers is about 45 years: but if we think about a canning sector that can transform raw materials on-site, promoting the information about the production that characterizes every single good through local marketing actions, there is no prior history in our area. More reason to try and believe in our project.

CATEGORIE DESCRIZIONI

I Classici

Le classiche conserve sott’olio, preparate secondo le ricette tradizionali. La conservazione sott’olio degli ortaggi è uno dei metodi più antichi e collaudati per prolungare la vita degli alimenti, conservandone pressochè tutte le proprietà nutrizionali.

The Classics

The classic oil preserves, prepared according to the traditional recipes. This is one of the oldest and tested methods to give long life to food, preserving almost all the nutritional properties.

I Ricettati

Un elenco di conserve classiche, ma preparate con gusto moderno, già ricettate e pronte all’ uso, nel rispetto della propria stagionalità.

Special recipes

A list of classic ready-to-use oil preserves, yet prepared with modern taste and according to seasonality.

I Nudi

Conserve al naturale, scottate e confezionate in salamoia per essere destinate a molteplici usi.

The naturals

Natural vegetable preserves, lightly cooked and pickled, for various uses.

L'Oro Rosso del Vesuvio

Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio è ottenuto dal frutto degli ecotipi di pomodorini della specie Lycopersicon Esculentum . La zona di produzione ricade nei Comuni che insistono nell’area del Vesuvio. La raccolta dei pomodorini deve essere eseguita a mano, nel periodo compreso tra il 20 giugno e il 31 agosto, la produzione unitaria massima è fissata in 25 tonnellate per ettaro. Il prodotto può essere conservato con la caratteristica struttura a “piennolo”, sistemando i grappoli raccolti su un filo di fibra vegetale, legato a cerchio, così da comporre un unico grande grappolo. I “piennoli”, così ottenuti, vanno tenuti sospesi da terra mediante ganci o su idonei sup-porti, in luogo asciutto e ventilato. Il riconoscimento D.O.P. è stato riconosciuto e registrato con Reg. (UE) n. 1238 del 12/11/2009 pubblicato su G.U.C.E. n. 332 serie L del 17/12/2009.

Vesuvius Red Gold

Vesuvius Cherry Tomato (“Pomodorino del PIennolo”) is obtained by the ecotype Lycopersicon Esculentum tomato. The producing area is located all around the Vesuvius. The cherry tomatoes must be handpicked, from June 20th to August 31st, maximum production is 25 tonnes per hectare. The product may be stored with the typical “piennolo” method: the bunches are tied in a circle on a plant fiber twine, in such a way as to create a single, large bunch. The “piennolo” bunches made this way must be hung above ground in a dry, ventilated place using hooks or appropriate supports. The P.D.O. (Protected Designation of Origin) status has been awarded and registered with Reg. (UE) n. 1238 on November 12, 2009, published on G.U.C.E. n. 332, L series of December 17, 2009.

Le Antiche Ricette Vesuviane

Un piccolo elenco di conserve tipiche campane, ricettate secondo i canoni tradizionali, con l’ utilizzo di prodotti freschi quasi scomparsi o poco ancora noti al grande pubblico.

Vesuvian Ancient Recipes

A short list of typical Campania preserves, prepared according to old, traditional recipes. The fresh products used are almost disappeared or unknown to general public.

I Pestati

I nostri pestati sono già pronti all’uso, con la bassa percentuale di olio, in totale assenza di esaltatori di sapidità ed emulsionanti aggiunti.

The pestos

Our pestos are ready to use, with a low oil percentage, with no flavor enhancers and no added emulsifiers.

Pomo d'Oro

Il pomodoro giallo da serbo è un’antica varietà di Solanaceae che è stato recuperato nell’ambito del progetto di conservazione del germoplasma tipico campano. E’ un pomodoro che si coltiva nelle terre vesuviane, nello stesso areale del parente rosso tutelato da marchio di riconoscimento comunitario (il pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP appunto) e dal punto di vista della gestione agronomica e delle qualità organolettiche i due pomodori sono molto simili; basti pensare che i contadini vesuviani sono soliti realizzare piennoli (grandi grappoli sospesi) anche con questo pomodorino.

The Golden Tomato

The tinned yellow tomato (“pomodoro da serbo”) is an ancient Solanaceae variety, recovered under the traditional Campania geno-plasma Conservation Project. It is cultivated in Vesuvian area, the same of Piennolo Cherry Tomato, P.D.O. (Protected Designation of Origin). Concerning the organoleptic qualities and the gastronomic handling, the yellow and the red cherry tomato are very similar: just think that Vesuvian farmers usually realize “piennoli” with yellow tomatoes too.

Le Buone Conserve

Dalle drenanti e mineralizzanti terre vulcaniche del Monte Somma, una selezione di conserve di frutte prodotte secondo la tradizione dell’area vesuviana. Alta percentuale in frutta e pochissimi zuccheri aggiunti.

The Good Preserves

From the draining and mineralizing volcanic soil of Mount Somma, a selection of fruit preserves, as traditionally produced in the Vesuvian area. High percentage of fruit and very low sugar added.

Selezione Tartufata

Con l’uso di uno tra i più pregiati frutti della terra, il tartufo nero, si possono ottenere pestati dal gusto elaborato per i palati più sofisticati.

Truffled selection

With the use of one of the most precious fruits of the Earth, the black truffle, we can get delicious pestos for the most sophisticated of palates.

Area Privata

Private Area