Antiche Torzelle Napoletane Saltate in Padella con ‘"Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P." Sole e Terra del Vesuvio

Torzelle Napoletane Saltate in Padella con ‘”Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.” in Olio Extravergine di Oliva

Ingredienti:

Torzella 75%
“Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.” 22%
Olio extravergine di oliva
Sale marino
Aglio, origano, peperoncino, acidificante: acido citrico.

Formati:

Informazioni aggiuntive

Torzella
Area di Provenienza della Materia PrimaAgro Mariglianese - Italia.
Apporto NutrizionaleOrtaggio con buon contenuto in manganese, calcio, potassio, rame e magnesio, oltre al ferro ed al fosforo.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, vitamine del gruppo B (B1,B2,B3,B5 e B6), molta vitamina C, vitamina E e vitamina K1 di cui 100 g di prodotto contengono circa 7 volte il quantitativo giornaliero consigliato. La torzella possiede sostanza antiossidanti quali quercetina, kampferolo, sulforafano indol-3-carbinolo, e, essendo una pianta crucifera, anche composti glucosinolati dall’ azione antiossidante. Buona la concentrazione in luteina e zeaxantina. L’ unico acido grasso omega-3 di rilievo è l’ acido linolenico
Periodo di TrasformazioneDalla seconda settimana di Ottobre alla quarta settimana di Gennaio.
CuriositàNel dopoguerra, in Campania, questa pianta è stata del tutto dimenticata. Le iniziative di recupero e la stabilizzazione genetica della torzella sono avvenute nell’ambito del Programma per il “Recupero e valorizzazione del germoplasma orticolo campano”, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, a partire dal 2004 ed affidato al Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura – CRAA.
La tradizione del consumo di questa verdura si lega principalmente a un piatto che da secoli è sulle mense campane: la “menesta maretata”, che univa (appunto, maretava) un ricco brodo di carni miste con varie altre verdure così come elencava il poeta napoletano Giovan Battista del Tufo nell’opera ‘’Il Ritratto o modello delle grandezze, delizie e meraviglie della nobilissima città di Napoli’’ – 1590 ca.
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P.
MarchioD.O.P. (Denominazione di Origine Protetta)
Riferimenti al prodottohttp://www.agricoltura.regione.campania.it/Tipici/pdf/GUCE-piennolo.pdf
Area di Provenienza della Materia PrimaSomma Vesuviana / Sant’Anastasia - Italia.
Apporto NutrizionaleOrtaggio con buon contenuto in sodio e potassio, seguiti da selenio, calcio, fosforo, ferro e zinco. Tra gli acidi organici si annoverano acido citrico, ascorbico e malico, mentre tra gli zuccheri semplici riducenti troviamo glucosio e fruttosio. Come polisaccaridi troviamo le pectine, le protopectine, la cellulosa, l’emicellulosa e la lignina, sostanze che conferiscono alla bacca resistenza e compattezza.
L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, buona concentrazione di vitamina B5 e B6, vitamina C in quantità circa 3 volte rispetto al pomodorino giallo e vitamina K1 oltre a contenere molto licopene, clorofilla ed antociani rilevabili.
Periodo di TrasformazioneDalla prima settimana di Luglio alla quarta settimana di Agosto.
CuriositàIl famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P in Campania è considerato un’istituzione tanto importante da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano: si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base(mucrone) e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali.
Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli, dall’italiano pendolo per l’abitudine di conservali appesi alle soffitte delle case contadine. L’alta concentrazione di zuccheri, mai inferiore a 6.5 °Bx per disciplinare, è raggiungibile in quanto i pomodori sono coltivati in assenza d’acqua d’irrigazione.Il famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P in Campania è considerato un’istituzione tanto importante da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano: si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base(mucrone) e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali.
Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli, dall’italiano pendolo per l’abitudine di conservali appesi alle soffitte delle case contadine. L’alta concentrazione di zuccheri, mai inferiore a 6.5 °Bx per disciplinare, è raggiungibile in quanto i pomodori sono coltivati in assenza d’acqua d’irrigazione.